CorrieredelWeb.it Arredo&Design Arte&Cultura Cinema&Teatro Eco-Sostenibilità Editoria Fiere&Sagre Formazione&Lavoro Fotografia


IltuoComunicatoStampa ICTechnology Marketing&Comunicazione MilanoNotizie Mostre Musica Normativa TuttoDonna Salute Turismo




Cinema e Teatro

Cerca nel blog

martedì 3 febbraio 2009

ASCESA E ROVINA DELLA CITTA’ DI MAHAGONNY


Dal 6 al 22 febbraio 2009 prosa

TSI La Fabbrica dell'Attore

In collaborazione con il centro internazionale

"La Cometa"

presenta

ASCESA E ROVINA DELLA CITTA' DI MAHAGONNY

Da Bertolt Brecht

progetto e regia Lisa Ferlazzo Natoli

con

Paul Ackermann Fortunato Leccese

Heinrich Merg Giordano Di Palma

Jakob Smith / il Predicatore Justin Christian Piscitelli

Joseph Lettner / l'Uomo delle mappe Fabio Monaco

Leocadia Begbick Selene D'Alesandro

Mosè-Trinità / il Cantastorie Simone Castano

Mosè-Trinità / Clarke Matteo Latino

Willy il Procuratore Simone Barraco

Jenny Ramona Nardò

Cleo Ada Jebkin Elisa Porciatti

Polly Waarg Emanuela Lumare

Kattrin Singer Kadia Baston

Anna Balicke Imma Lombardi

Amalia Balicke Chiara Lombardo

Al Piano Ivano Guagnelli e Silvia Umile

regista collaboratore Monica Angrisani;

immagini di scena Maddalena Parise;

cori e canzoni Marta Zanazzi;

costumi Gianluca Falaschi;

scene Fabiana Di Marco; assistente alle scene Marianne Ferrand;

aiuto regia Ilenia Caleo, Alice Palazzi;

luci Luigi Biondi

fotografie Sveva Bellucci

Si ringraziano per la preziosa collaborazione

Gianluca Ruggeri, Jacopo Quaranta

Note

Cosa accadrebbe se, facendo un tentativo, costruissimo una città dal nulla nel mezzo di un paese qualsiasi e se la costruissimo per prosperare malgrado tutto, secondo una sola regola: "Tenete a mente: prima mangiare, numero due d'amor l'incanto, terzo, la boxe non tralasciare, quarto sborniarsi e questo è quanto. Ma sia ben chiaro che qui da noi nulla è proibito" ? E perché no? Sembrerebbe un piccolo paradiso d'anarchia.

La città di Mahagonny dice "Tutto è permesso" e tralascia intenzionalmente di mostrare l'altro verso della moneta, la domanda: "A chi?". Lo scopriremo quando la città in fiamme avrà già chiuso le sue porte dietro alle nostre spalle; perché Mahagonny ha un piccolo difetto, ha bisogno di denaro, e la mancanza di questo è "il massimo dei delitti che possano darsi sulla terra". Brecht - grazie ad un esperimento d'inversioni, facendo uso di temi popolari, ballate jazz, un coro di disgustosi e magnifici personaggi e un'ambientazione 'americana' che fa da eco amplificata alla Germania e all'occidente tutto - ci racconta che "siamo già all'inferno". E, costruendo una piccola epica, scrive sui nostri cartelli di protesta: "Per la proprietà privata. Per l'equa ripartizione dei beni ultraterreni. Per l'ingiusta ripartizione dei beni terreni…", come fosse una caustica messa nera del capitalismo. Mahagonny sembra non avere 'luogo', lascia però una scia e la sua mappa si riproduce dietro di noi appena crediamo d'avergli voltato le spalle. Lo scoprirà a sue spese Paul Ackermann, cedendo ad un azzardo, a un istinto oscuro, non proprio 'rivoluzionario' ma quasi. Quasi. Alla sua morte, ecco ciò che resta: in scena, su un guanciale, i beni terreni di Ackermann - l'orologio, la pistola, il libretto d'assegni e la camicia - e il coro di Mahagonny incalza in processione recando quei cartelli, mentre si sente ancora cantare "Oh, Moon of Alabama".

Lavoro nato da ciò che è poco più di un soggetto se lo sÏ 'estrae' dall'opera musicale, lasciando solo l'anima di ferro, perfetta per riflettere sulla polis, e sui riti le regole e le scelte che ne segnano i passi. Per mettere brutalmente in scena un"'opera gastronomica", come chiedeva Brecht, e divertita. Che lasci al pubblico, solo dopo, il compito di fare i conti con la natura di quella tavola riccamente imbandita per lui. Di quel soggetto abbiamo, insieme, riscritto il tracciato, azzardato biografie e personaggi nuovi, approfondito le linee; e così la mappa di Mahagonny si è disegnata attorno a immagini di nuove città o di uomini e donne sconosciuti, una foto della luna, canzoni di Weill, parole d'altri testi brechtiani - insomma una sorta d'omaggio a un teatro che ci ha innamorati e ci sta ancora indicando come "fare teatro per rendere il mondo più maneggiabile".*

*Mahagonny è nato da una scommessa affidare a un gruppo di giovanissimi attori, il compito di far vivere la scrittura e le ragioni del teatro brechtiano;

Mahagonny ha fatto i suoi primi passi grazie alla determinazione di tanti collaboratori, e alla presenza del Centro Internazionale La Cometa, che è stato il motore silenzioso e il nostro primo cantiere.

orari: dal martedì al sabato ore 21.00 domenica ore 17.00

biglietteria: Intero € 15.00 ridotto € 12.00, scuole e università 10,00 euro

SOSTIENI LA CULTURA VIENI AL TEATRO VASCELLO

www.teatrovascello.it promozione@teatrovascello.it


VI ASPETTIAMO NUMEROSI

Cristina 3405319449

Ufficio Comunicazione e promozione 06 5881021

teatro vascello

Il Teatro Vascello a pochi passi dal Gianicolo a Roma per ogni stagione ospita compagnie moderne che presentano lavori che fanno riflettere sulle problematiche del mondo di oggi, utilizzando tutte le arti: Arti visive, installazioni, design, video arte, performance, spettacoli dal vivo, comicità, musical, danza, drammaturgia contemporanea.

Come raggiungerci: Il Teatro Vascello si trova in Via G. Carini 78 a Monteverde Vecchio (Roma) sopra a Trastevere, vicino al Gianicolo. Con mezzi privati: Parcheggio per automobili: lungo Via delle Mura Gianicolensi, a circa 100 metri dal Teatro.Con mezzi pubblici: autobus 75 si ferma proprio davanti al teatro Vascello e si può prendere da stazione Termini, Colosseo, Piramide, oppure il 44, il 710 e l'871, 870. Treno Metropolitano che si può prendere da Ostiense fermata Stazione 4 venti in Viale 4 Venti a due passi dal Teatro Vascello.

----------
Ufficio Comunicazione Teatro Vascello <promozione@teatrovascello.it>

Nessun commento:

Posta un commento

Disclaimer

Protected by Copyscape


Il CorrieredelWeb.it è un periodico telematico nato sul finire dell’Anno Duemila su iniziativa di Andrea Pietrarota, sociologo della comunicazione, public reporter e giornalista pubblicista, insignito dell’onorificenza del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.

Il magazine non ha fini di lucro e i contenuti vengono prodotti al di fuori delle tradizionali Industrie dell'Editoria o dell'Intrattenimento, coinvolgendo ogni settore della Società dell'Informazione, fino a giungere agli stessi utilizzatori di Internet, che così divengono contemporaneamente produttori e fruitori delle informazioni diffuse in Rete.

Da qui l’ambizione ad essere una piena espressione dell'Art. 21 della Costituzione Italiana.

Il CorrieredelWeb.it oggi è un allegato della Testata Registrata AlternativaSostenibile.it iscritta al n. 1088 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce il 15/04/2011 (Direttore Responsabile: Andrea Pietrarota).

Tuttavia, non avendo una periodicità predefinita non è da considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 07/03/2001.

L’autore non ha alcuna responsabilità per quanto riguarda qualità e correttezza dei contenuti inseriti da terze persone, ma si riserva la facoltà di rimuovere prontamente contenuti protetti da copyright o ritenuti offensivi, lesivi o contrari al buon costume.

Le immagini e foto pubblicate sono in larga parte strettamente collegate agli argomenti e alle istituzioni o imprese di cui si scrive.

Alcune fotografie possono provenire da Internet, e quindi essere state valutate di pubblico dominio.

Eventuali detentori di diritti d'autore non avranno che da segnalarlo via email alla redazione, che provvederà all'immediata rimozione oppure alla citazione della fonte, a seconda di quanto richiesto.

Per contattare la redazione basta scrivere un messaggio nell'apposito modulo di contatto, posizionato in fondo a questa pagina.

Modulo di contatto

Nome

Email *

Messaggio *