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giovedì 24 giugno 2010

Teatro Belli: Lorenzo Calogero, CITTA’ FANTASTICA

  

  Gruppo Sperimentale Villanuccia e Teatro Belli 
 
 

CITTA'  FANTASTICA - il lungo canto di Lorenzo Calogero 

Debutta al Teatro Belli lo spettacolo dedicato alla riscoperta del poeta Lorenzo Calogero 
 
 
 

Teatro BELLI, Roma

27 giugno 2010, ore 21:00

ingresso libero 
 

      "CITTA' FANTASTICA - il lungo canto di Lorenzo Calogero" debutta al Teatro Belli di Roma il prossimo 27 giugno, nella forma di "Appunti per una messa in scena" come omaggio per il centenario della nascita. Questa presentazione dello spettacolo segna la prima tappa della produzione che proseguirà fino al 2011, anno in cui si celebra il cinquantenario dalla morte del poeta Lorenzo Calogero. La sua opera è ancora oggi misconosciuta, introvabile in libreria, ma fu caso letterario negli anni '60, sollevando nel tempo voci autorevoli: Luzi, Montale, Amelia Rosselli; Ungaretti di lui ha detto "con la sua poesia ci ha diminuiti tutti", Carmelo Bene lo definì "il più grande poeta lirico del Novecento italiano".

      Il Gruppo Sperimentale Villanuccia ricerca intorno all'opera calogeriana dal 2000, quando scopre in essa la ricchezza di un sistema carico di molteplici suggestioni espressive, che una lettura attraverso il teatro avrebbe potuto restituire in tutta la sua complessità. Dal 2004 propone una serie di iniziative che, attraverso la multimedialità e l'interazione tra i diversi linguaggi, costituiscono un percorso di maturazione artistica e di ricerca estetica, guidata dalle stesse indicazioni che Calogero annota in una lettera-saggio del 1960 a Vittorio Sereni « (…) il titolo che avevo pensato per un mio libro di poesie (…) avrebbe dovuto essere quello di "Città fantastica", intendendo con tale titolo di designare la possibilità di una capacità espressiva che avesse quasi del fantastico, essendo intercomunicante in tutti i punti di essa (…) ».

      "Città Fantastica – il lungo canto di Lorenzo Calogero", ideato e diretto da Nino Cannatà, è un'opera video-teatrale per attore, soprano, due danzatori e piccola orchestra, con un adattamento drammaturgico dei testi del poeta, un viaggio nel sogno calogeriano, per disvelarne la vitalità e riscoprirne l'incanto. Da una selezione della complessa mole di poesie, prose, epistolario, nonché da recenti trascrizioni di manoscritti inediti, si sviluppa un doppio percorso narrativo, con la compresenza sulla scena dell'"io" poetico e biografico e del "tu" amoroso e fantastico, che combina una sintesi della avventura umana del poeta con l'evoluzione della fittissima trama arabescata delle sue liriche, nel tentativo di ripercorrere quel sentiero poetico che dalla prima opera conduce alla sua piena maturità stilistica. 

      Il poeta, interpretato da Massimo Sannelli, rievoca la suggestione del fare poetico, mette in scena, con semplice e rarefatta gestualità, istanti del suo vissuto, medita seduto allo scrittoio, manifesta le sue visioni.

      La figura femminile, del soprano recitante Emmanuelle D'Alterio, appare e scompare in scena come priva di fisicità, nell'incanto della sua voce. In tutta l'opera di Calogero la figura della donna non ha mai dei connotati precisi, incarna piuttosto il motivo di trasfigurazione dell'amore universale, un'evanescente "figura diafana", è il simbolo di un altrove irraggiungibile ed emblematico, la voce che incarna il suono, il "canto", eco del "soliloquio altissimo" del poeta.

      Le traiettorie di una danza dello sdoppiamento, per la coreografia di Roberto Sartori, tracciano le forze racchiuse nei versi, trasfigurano "l'altra vita" di Lorenzo Calogero, spesa in quell'"oltre" in cui la parola dimora. La danza è introdotta come espressione corporea di parola, suono, movimento. La coppia di danzatori rispecchiano l'"arcano destino" del poeta e il femmineo immateriale. Tracciano segni, gesti, figure, disegnano gli arabeschi del sogno, le variazioni imprevedibili dei versi di Calogero.

      La voce-off di Carlo Emilio Lerici accompagna lo spettatore scandendo il racconto biografico con testimonianze, ricordi, lettere e ne svela l'inedito racconto della vita.

      La partitura di Girolamo Deraco nasce da un abbozzo di note sul pentagramma, sorprendente traccia scoperta in uno dei quaderni manoscritti del poeta, e si sviluppa ispirandosi alla originale musicalità dei versi, alla loro particolarissima combinazione di fonemi, di "sillabe arcane".

      E come se il poeta avesse scritto il suo poema per il teatro, dove la parola risuonando crea immagini e suoni impossibili altrimenti che si manifestano nel divenire della rappresentazione. I versi di Calogero abitano il "teatro strano" della mente, dove le parole sono presenze vive e immateriali a risvegliare il gesto, la danza, il canto, la musica, le visioni.

      Con il Teatro Belli e la co-produzione del suo direttore Carlo Emilio Lerici si riapre una pagina importante per il destino di Lorenzo Calogero e della sua opera. Fu Roberto Lerici (drammaturgo e regista, già direttore del Belli, padre di Carlo Emilio) l'editore delle  famose "Opere Poetiche" che negli anni '60 portò Lorenzo Calogero all'attenzione della cultura internazionale.

      "Città Fantastica – il lungo canto di Lorenzo Calogero" è un contributo a rinnovare la voce del grande poeta calabrese tra la letteratura contemporanea e a riscoprirlo nel presente, in cui possa rivivere. 
 
 
 
 
 

Gruppo Sperimentale Villanuccia e Teatro Belli 

un progetto di Nino Cannatà

adattamento dei testi e messa in scena

in collaborazione con Carlo Emilio Lerici 

il poeta Massimo Sannelli

la figura femminile Emmanuelle D'Alterio

voce off Carlo Emilio Lerici 

coreografia Roberto Sartori

danzatori Katiuscia Bozza e Gianmarco Norse 

musica originale Girolamo Deraco

eseguita dal vivo da

Matteo Ballini pianoforte

Elisa Santacroce flauto

Federica Santoro lira calabrese 

scene, video e regia Nino Cannatà 

assistenti regia Valentina Dugo e Andrea Civinini

animazione lettering Pietro Fantoni

sviluppo grafico Vitoria Muzi

editing video Simone Carrai

multimedia Progetti Digitali

 

La voce off  legge brani dalle testimonianze di Giuseppe Tedeschi.

I manoscritti inediti di Lorenzo Calogero del 1936 e del 1957

sono trascritti rispettivamente da Arianna Lamanna e Lucia Calogero. 

produzione Villanuccia 2002-2010

co-produzione Teatro Belli, Roma

con il sostegno di:

Banca di Credito Cooperativo di Cittanova

con il patrocinio di:

Regione Calabria, Ass. Cultura

Provincia di Reggio Calabria, Ass. Cultura

Comune di Melicuccà 

Si ringraziano gli eredi Calogero 
 
 

www.lorenzocalogero.it 
 
 

Gruppo Sperimentale Villanuccia via San Zanobi 50   50129 Firenze   Tel. 055 218001    

             info@villanuccia.com                  www.villanuccia.com

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