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giovedì 27 ottobre 2011

Ulderico Pesce: FIATo sul collo

AMBRA TEATRO ALLA GARBATELLA

piazza Giovanni da Triora 15, Roma - ore 21 mar/sab h 21.00 dom h 17.00

BIGLIETTI: ridotto € 12,00 intero € 15,00

1- 6 novembre

Il Centro Mediterraneo delle Arti

Legambiente

Teatro dei Filodrammatici

diretto da Ulderico Pesce

presentano

IL TESTO VINCITORE DEL PREMIO MARISA FABBRI 2005 sezione Premio Riccione

FIATo sul collo

I 21 giorni di lotta degli operai della Fiat di Melfi

 
 

di e con

ULDERICO PESCE 

indagini sonore

Têtes de Bois 

Il Premio Marisa Fabbri, sezione del Premio Riccione Teatro, è destinato a indicare un'opera particolarmente impegnata nella ricerca di un linguaggio aperto e poetico ed  è stato attribuito a "FIATo sul collo" di Ulderico Pesce con la seguente motivazione: 

      Dal cuore della Basilicata, il racconto irridente e appassionato, in forma di monologo e nel solco del teatro di narrazione, di una vita costruita sulla speranza di un lavoro che mina ogni legame e sicurezza. Voci, pensieri e sentimenti intrecciati in una scrittura che parte da una base leggera e ironica per affondare nella crudezza cronachistica degli scioperi alla Fiat di Melfi e nella disperazione delle prospettive future. Il testo s'infiamma per via e sarebbe piaciuto a Marisa Fabbri per il suo impegno e il gusto con cui s'inventa parole e personaggi, tanto da supporre che le sarebbe piaciuto interpretarlo in abiti maschili. 
       
       
       

"FIATo sul collo" racconta la vita di Antonio e Angela. Lavorano nello stabilimento lucano della Fiat-Sata di Melfi. Vivono ad Acerenza (PZ) e quando nel 1994 la Fiat seleziona gli operai da assumere attraverso contratti di formazione lavoro, parte il loro "sogno americano": entrare in Fiat ed avere lo stipendio fisso. La realizzazione del sogno, che festeggiano con torta e candeline, li porta al matrimonio, all'acquisto, attraverso mutui bancari, di una piccola casa e di una fiat Punto. E' tale l'illusione della raggiunta tranquillità economica che subito mettono al mondo due bambine.

La vita quotidiana in fabbrica però, a poco a poco, trasforma il loro sogno in incubo. Attraverso la loro vita scopriremo cosa significano formule come "doppia battuta": la fatica di 12 notti consecutive di lavoro anche per le donne; ritmi impossibili da sostenere e salari striminziti che provocavano focolai di protesta e conseguenti licenziamenti e provvedimenti disciplinari.

Antonio e Angela usciranno dall'incubo partecipando con "nuova coscienza" alla lotta iniziata il 19 aprile del 2004 con la creazione di presidi davanti alla fabbrica, una lotta sostenuta dalla sola Fiom-Cgil, in cui le operaie e gli operai di Melfi di fronte ai soprusi della direzione aziendale rispondono "assediando la fabbrica", una lotta che li vede costretti a resistere alle cariche della polizia con determinazione e orgoglio, una lotta storica, durata 21 giorni e che finisce con l'accettazione da parte della Fiat Sata delle richieste degli operai, tra le quali l'equiparazione del salario agli altri stabilimenti Fiat d'Italia e l'eliminazione della doppia battuta.   

"La stesura del testo è stata possibile grazie ai tanti operai Fiat che mi hanno voluto raccontare la loro esperienza e ad alcuni sindacalisti della Cgil." Ulderico Pesce 
 
 

"E' difficile che qualcuno oggi si occupi degli operai metalmeccanici, di quelli che fabbricano le macchine. La TV e i giornali in genere non si occupano della loro vita, della loro condizione di lavoro che spesso nella storia anche recente d'Italia ha significato "schiavitù istituzionalizzata". Nessuno o pochi si occupano di indagare sui contributi a fondo perduto che la FIAT ha avuto dallo Stato italiano e se quei soldi sono stati gestiti per difendere gli operai e le loro famiglie.

Con questo spettacolo ho voluto occuparmi di queste cose. Strada facendo ho incontrato un gruppo musicale: i Têtes de Bois che cantano con forza, passione e ironia i temi del Lavoro. Abbiamo deciso di camminare assieme".

                                                                                                                               Ulderico Pesce 
 

" Nel nostro viaggio sul vecchio camioncino Fiat 615 con il nostro evento itinerante "AVANTI POP", che abbiamo portato in quei luoghi in cui la dignità dei lavoratori è stata violata o riscattata, abbiamo piacevolmente incontrato Ulderico Pesce davanti ai cancelli della Fiat Sata di Melfi. Le indagini sonore e i brani che ci piace regalare a "FIATo SUL COLLO" nascono e si muovono nel respiro di questo progetto. Ulderico ha già seguito gli amici Têtes sul vecchio camion e i Têtes de Bois ora lo seguono sul palco teatrale".

                                                                                                                                                                                                                                                  i Têtes de Bois

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