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venerdì 4 novembre 2011

DEBUTTA A VICENZA “MIMÌ E LA FELICITÁ”, NUOVA PRODUZIONE LA PICCIONAIA

MIMÌ E LA FELICITÁ”, NUOVA PRODUZIONE LA PICCIONAIA
L’idea viene da “Mi piace/Non mi piace” del regista francese Jean Pierre Jeunet. Da quella collezione di momenti imperfetti, ingenui piaceri, accompagnati con ironia da piccoli ma importanti disgusti alla ricerca della felicità, tipici del linguggio del regista diventato celebre per il film “Il Favoloso Mondo di Amelie” Ketti Grunchi ha tratto ispirazione per “MIMÌ E LA FELICITÁ”, la nuova produzione La Piccionaia – I Carrara che debutta domenica 6 novembre 2011 (con due repliche alle 15 e alle 17) al Teatro Astra di Vicenza nel cartellone diFAMIGLIE A TEATRO 2011-2012, il progetto curato da La Piccionaia -I Carrara Teatro Stabile di Innovazione per l’Assessorato alla Cultura del Comune di Vicenza con il sostegno del Ministero dei Beni e delle attività culturali, Regione Veneto, Provincia di Vicenza, e il contributo di Banca Popolare di vicenza e Askoll.
Ancora una volta Ketti Grunchi – che torna in scena firmando questo lavoro con Valter Rado e avvalendosi della collaborazione di Elisabetta Mazzulo – per accostarsi al mondo immaginario dei più piccoli ha lavorato con insegnanti della scuola dell’infanzia e con bambini dai 3 ai 5 anni, chiedendo loro: “Cosa ti piace? Cosa non ti piace? Cosa ti piacerebbe? Cosa non ti piacerebbe? Cosa ti piaceva – non ti piaceva da piccolo?”. Raccogliendo le risposte, sono emersi in poche frasi non solo mondi interiori personali, ma anche mutamenti in atto nella nostra società riguardanti temi quali la poesia, la bellezza, il piacere, la felicità, le paure, la tristezza, i desideri.
Leggera, fantasiosa, poetica e ingenua, la protagonista Mimì è felice di assaporare il tempo che ha a disposizione senza limiti, giocando, pensando sognando.
Oltre agli abbonamenti ancora disponibili per le repliche delle ore 15, per favorire la partecipazione del pubblico FAMIGLIE A TEATRO propone la promozione “Porta il nonno a teatro”: un nonno e due nipoti entrano in sala spendendo solo 10 euro.

I biglietti (intero euro 6,50; ridotto bambini fino a 14 anni 4 euro; ridotto Carta 60, soci Coop ed enti convenzionati 5 euro) possono essere acquistati in prevendita presso l’ufficio del Teatro Astra dal martedì al venerdì dalle 9.30 alle 13 e dalle 15 alle 18. I biglietti si possono anche acquistare presso la CITTÀ DEL SOLE in Corso Palladio138/b nei venerdì e sabato precedenti lo spettacolo (diritto di prevendita euro 0,50).
Il giorno di spettacolo i biglietti verranno messi in vendita al botteghino del teatro alle ore 14.00 (prima replica) e alle ore 16.00 (seconda replica).

FAMIGLIE A TEATRO porta con sé anche una novità da quest’anno sarà attivo un nuovo parcheggio gratuito per gli spettatori della prima replica pomeridiana. Dalle ore 14 sarà infatti possibile parcheggiare presso il Circolo Tennis (accesso da Contrà della Piarda – dopo Contrà Barche a sinistra). Il Parcheggio rimarrà aperto fino alle ore 16.15. Gli spettatori della seconda replica pomeridiana potranno invece parcheggiare dalle ore 15 presso il parcheggio della Provincia (di fronte al Teatro)che rimarrà aperto fino alle ore 17.15. I parcheggi sono a numero limitato: si consiglia a chi volesse usufruire del servizio di arrivare un’ora prima dell’inizio di ogni replica per assicurarsi il posto.
Come ormai da tradizione, in occasione di ogni appuntamento della stagione sarà attivo nel foyer del teatro il punto di ristoro Equobar.
Equobar, il primo nel suo genere a essere attivato in provincia di Vicenza, sarà gestito dai volontari della cooperativa sociale AlterATTIVA: un segnale positivo di attenzione ai prodotti equosolidali, biologici e a km zero. L’Equobar sarà aperto al pubblico prima e dopo lo spettacolo con prodotti di caffetteria, pasticceria, snack.

Informazioni:
Ufficio Teatro Astra
Stradella Barche 5, Vicenza
tel. 0444.323725
info@teatroastra.it - ww.teatroastra.it

MIMÌ E LA FELICITÀ
Di Ketti Grunchi, Valter Rado, Elisabetta Mazzullo
Con Ketti Grunchi | Voce registrata Sergio Mascherpa
Scenografia e luci Yurij Pevere

Una domenica mattina, tra suono di campane e lenzuola stese, una coccinella maschio posò le sue zampette esattamente sulla punta di un grazioso dito indice. In quell’istante, davanti all’uscio di casa il nonno, guardando una vecchia foto della nonna, si soffiava il naso rumorosamente. Cinque secondi dopo, Mimì prese la decisione di contare sulle dita tutte le cose che – al mondo – non le piacevano, compresa la nonna che urlava infilandosi le mani tra i capelli… e di seguito tutte quelle che, a cominciare dallo stare su quella terrazza sopra i tetti della casa dei nonni, le piacevano…
“Mimì e la felicità” nasce da uno studio teatrale intitolato “Foutaises”, presentato a Bologna all’interno di ‘Visioni di futuro, visioni di teatro…’ Festival internazionale di teatro e cultura per la prima infanzia 2011. Il lavoro si ispira alla poetica del regista francese Jean Pierre Jeunet e alla sua ricerca su i concetti “mi piace/non mi piace”. Una collezione di momenti perfetti, ingenui piaceri, accompagnati da piccoli ma importanti disgusti, iniziata per il suo cortometraggio intitolato appunto “Foutaises” e sviluppato nel più noto film “Il favoloso mondo di Amelie”.
Ancora una volta Ketti Grunchi per accostarsi al mondo immaginario dei bambini ha lavorato all’interno delle Scuole dell’Infanzia, raccogliendo numerose affermazioni in relazione a questi temi, e individuando quelle più significative. Mimì, tra i panni colpiti dal sole di una domenica mattina, inizia a fare un inventario di tutto ciò che al mondo le piace o non le piace. Leggera, fantasiosa, poetica, e ingenua, la nostra protagonista è felice di assaporare il tempo che ha a disposizione senza limiti, giocando, pensando e sognando. Si apre un microcosmo fantastico molto vicino a quello dei bambini, in cui poter ritrovare la voglia di giocare, alla ricerca della felicità. Mimì, tra le urla della nonna, le risate della coccinella e le lacrime del nonno, per una settimana contò tutto quello che non le piaceva e tutto quello che le piaceva…Contò, elencò, classificò e numerò tutti i pensieri dall’uno al novecentosettantaquattromila… cinquecento… due!
Poi… smise.
Salutò le rondini, le nuvole, i panni stesi e le montagne.
“Arrivederciiiiiiii!”
E, finalmente… scese dal tetto.

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