CorrieredelWeb.it Arredo&Design Arte&Cultura Cinema&Teatro Eco-Sostenibilità Editoria Fiere&Sagre Formazione&Lavoro Fotografia


IltuoComunicatoStampa ICTechnology Marketing&Comunicazione MilanoNotizie Mostre Musica Normativa TuttoDonna Salute Turismo




Cinema e Teatro

Cerca nel blog

mercoledì 29 febbraio 2012

GirasoliTeatro: Esce il 3 marzo: Io racconto..Tu ascolti..Insieme ...

GirasoliTeatro: Esce il 3 marzo: Io racconto..Tu ascolti..Insieme ...: USCITA : 3 MARZO 2012 In attesa dell'elenco delle librerie dove trovare le copie in vendita, Io racconto..Tu ascolti..Insieme gi...

Matera, Carlo Giuffrè al Teatro Duni il 5 marzo con "Questi Fantasmi" di Eduardo De Filippo


Lunedì, 5 marzo, alle ore 21:00, presso il Teatro "Duni" a Matera, Carlo Giuffrè sarà l'eccezionale interprete principale della commedia di Eduardo De Filippo "Questi Fantasmi", uno spettacolo del cartellone della stagione teatrale 2011-2012, per la sezione "Extraordinario", organizzata nella città dei Sassi dall'Associazione Culturale Incompagnia.

"Questi Fantasmi" è una delle opere di Eduardo De Filippo che più ha saputo raccogliere un enorme successo di pubblico; la ragione di tale successo va ricercata, probabilmente, nella sua caratteristica principale: una commedia comica, ma al tempo stesso amara. In un appartamento di un palazzo secentesco vengono ad abitare Pasquale Lojacono e la giovane moglie Maria. All'insaputa di Maria, Pasquale ha un accordo con il proprietario, per cui, in cambio dell'alloggio, dovrà sfatare le dicerie sull'esistenza di fantasmi nella casa. Suggestionato dai racconti del portiere, Pasquale si imbatte in Alfredo, amante della moglie, e lo scambia per un fantasma. Con il suo dirimpettaio, il professor Santanna, silenzioso e invisibile testimone di ciò che accade in casa, intrattiene intanto lunghi monologhi. I regali di Alfredo consentono alla coppia un certo benessere e Pasquale, sentendosi beneficiato dal fantasma, non si pone troppe domande. Non sopportando più l'equivoca connivenza dimostrata dal marito, Maria decide di fuggire con Alfredo, ma i suoi familiari si recano da Pasquale per denunciare l'adulterio e vengono a loro volta scambiati per fantasmi. Alfredo torna con la moglie e Pasquale, senza donazioni, è in difficoltà: quando rincontra Alfredo, desideroso di riabbracciare Maria, lo riconosce come "fantasma" e gli rivela il suo amore per la moglie e la pena di non poterle assicurare una vita dignitosa. Alfredo, commosso da quelle parole, sta al gioco e regala a Pasquale il denaro desiderato.

Carlo Giuffrè, nato nel 1928, inizia la sua carriera a diciannove anni lavorando con il fratello Aldo. Poi incontra Eduardo De Filippo, recitando nella maggior parte delle sue commedie. Questa esperienza si traduce nelle molteplici regie delle commedie di De Filippo, di cui, nella maggior parte dei casi, ne è anche interprete insieme a suo fratello. Nel cinema è attore in oltre 50 film e non mancano le apparizioni in numerose fiction televisive. Ha ricevuto moltissimi premi e riconoscimenti, ed è stato insignito del titolo di Grande Ufficiale dal Presidente della Repubblica.

"L'idea di ospitare a Matera il decano delle commedie di Eduardo ci esalta oltremodo" - afferma Francesca Lisbona, che presiede l'Associazione Culturale Incompagnia. "La Stagione Teatrale 2011/2012 sta proponendo, oltre a interessanti ed innovativi esperimenti, la vera storia del Teatro Italiano, prima con Ferruccio Soleri, l'Arlecchino per antonomasia, oggi con Carlo Giuffré. Sono preziosissime perle, che siamo fieri di riservare al nostro pubblico; utilissime, per apprezzare due autentici fuoriclasse che hanno emozionato ed emozionano, con la loro arte sempreverde, intere generazioni di estimatori."

Lo spettacolo è una produzione dello storico Teatro Diana di Napoli fondato nel 1933. Gli artisti che hanno calcato le scene di questo teatro sono tantissimi. Ne citiamo alcuni del secolo scorso come Totò, Macario, Dapporto, Rascel, Wanda Osiris, Isa Bluette, Walter Chiari, Nino Taranto, Carlo e Aldo Giuffrè, Luca e Luigi De Filippo, Vittorio Gassman, Nino Manfredi, Alberto Lionello, Alberto Sordi, Aroldo Tieri, Giorgio Albertazzi, Giuliana Lojodice, Valeria Moriconi, Anna Proclemer, Mariano Rigillo, Leopoldo Mastelloni, Glauco Mauri, Isa Danieli, Gabriele Lavia, Giuseppe Patroni Griffi, Dario Fo e Franca Rame, Giacomo Rizzo, Giorgio Gaber. Oggi nello stesso teatro si esibiscono Vincenzo Salemme, Cristian De Sica, Silvio Orlando, Marina Confalone, Lina Sastri, Giuliana De Sio, Leonardo Pieraccioni, Mergherita Buy, Luca Zingaretti, Nancy Brilli, Massimo Dapporto, Claudia Koll, Gino Rivieccio, Luca Barbareschi, Giulio Scarpati. Il Teatro Diana è l'unico in Italia che da settant'anni viene gestito ininterrottamente dalla stessa famiglia con grande professionalità, sempre cercando di promuovere le più interessanti stagioni teatrali.

Per informazioni e prenotazioni, è possibile rivolgersi al botteghino del Teatro Duni (tel. 0835/337220 e 0835/331812); come di consueto, tutte le informazioni sulla rassegna teatrale sono disponibili su internet sul sito dell'associazione www.incompagnia.com.

KODÒ al Teatro Dal Verme - 6 e 7 marzo ore 21



 

KODÒ

il battito del cuore

i tamburi giapponesi dell'isola di Sado

in

30th Anniversary One Earth World Tour 2012

 

due uniche date italiane

6 e 7 marzo ore 21, Teatro Dal Verme - Milano

 

 



IL CAPPOTTO DI GOGOL al Teatro Franco Parenti/Teatro Stabile della Sardegna


il Teatro Stabile della Sardegna è lieto di invitarvi al debutto milanese dello spettacolo Il cappotto di Gogol', con Lia Careddu, per la regia di Guido De Monticelli, che andrà in scena al Teatro Franco Parenti di Milano dal 6 al 17 marzo 2012.
Il Cappotto di Gogol, nuova produzione del Teatro Stabile della Sardegna, ha debuttato con successo a Cagliari nel mese di gennaio.

Il 6 Marzo alle ore 18:30 nella Sala Tre del Teatro Franco Parenti avrà luogo un incontro con Guido De Monticelli, Roberta De Monticelli e Lia Careddu dove si avrà modo di illustrare il piu ampio progetto russo che caratterizza la stagione 11/12 del Teatro Stabile della Sardegna che sfocerà in marzo nel Festival di Filosofia: La legge, la libertà, la grazia a cura di Roberta De Monticelli e Pierluigi Lecis e nello spettacolo I Fratelli Karamazov a cui è fortemente connesso.



Malabrenta Teatro Le Sedie 10/11 marzo

 

MALABRENTA

 

Scirtto e diretto da Giorgio Sancati

Con Giacomo Rossetto

10 e 11 marzo 2012

TEATRO LE SEDIE

 

Continua la programmazione del Teatro Le Sedie di Roma. Il Centro culturale diretto da Francesca Biancat e Andrea Pergolari, dopo aver registrato il tutto esaurito la scorsa domenica con Mumble Mumble ovvero confessioni di un orfano d'arte che ha visto protagonista Emanuele Salce, propone per il 10 e l'11 marzo Malabrenta. Scritto e diretto Giorgio Sangati con Giacomo Rossetto il testo, si è aggiudicato il 2° posto al Premio Off  Teatro stabile del Veneto 2011.

La storia è quella della più potente organizzazione criminale del Nord Italia dal dopoguerra: La mala del Brenta. Siamo nella periferia veneta degli anni Ottanta, Felice Maniero raduna attorno a sé una banda di delinquenti pronti a tutto pur di fare soldi facili: sul modello della mafia e della camorra dà origine a un mito tra la timida gente della campagna che stenta a identificarsi con lo Stato. A parte  la mente, lo stravagante Felice, i protagonisti sono giovani semplici, sfuggiti a un destino in fabbrica. Semplice è anche il protagonista di Malabrenta, tanto da non avere neanche un nome, uno di cui non si ricorderà  nessuno. Il suo racconto ripercorre l'intero percorso dell'organizzazione dagli occhi di chi ha segato sbarre, di chi ha sparato in testa, di chi ha maneggiato lingotti d'oro, di chi è finito in carcere, di chi, a differenza di Felice, ora libero con  la legge sui pentiti, ha pagato e sta pagando per le sue colpe. Malabrenta è un'ipotesi, una storia inventata, ma inventata a metà: tutti i rifermenti a cose e persone non sono affatto casuali. 

È un tentativo di dare pensieri e corpo a una vicenda non del tutto chiara che racconta la deriva morale di una regione distante dai riflettori. In scena non c'è Maniero, ma l'amico d'infanzia, le sue parole vomitate dalla galera dove consuma la  sua vita. l pochi oggetti della cella sono più che sufficienti ad evocare i luoghi, le imprese, l'onnipotenza che viene dal vuoto. Con lui un musicista e la sua chitarra, a ricordarci come il passato può essere lontano e vicino allo stesso tempo.  Malabrenta è una leggenda recente e come tutte le leggende ha un fondo di verità impalpabile, nella sua semplicità dice quello che non si può dire, quello che, forse, può servire a evitare che si ripeta.

 

 

 

Malabrenta

Scirtto e diretto

da Giorgio Sancati

Con Giacomo Rossetto

 

TEATRO LE SEDIE

Vicolo Del Labaro 7

10 marzo ore 21.00

11 marzo ore 17.30

Biglietti 10.00 ridotto 8.00

 



martedì 28 febbraio 2012

Stefano Benni al Teatro Testaccio dal 6 al 18 marzo "La signorina Papillon"


Col Patrocinio di
Roma Capitale
Provincia di Roma
Regione Lazio
Municipio Roma Centro Storico



Dal 6 al 18 marzo 2012 al Teatro Testaccio

"La Signorina Papillon
nel paese dei brutti sogni"

Di Stefano Benni


Regia Alessandro Margari

Con:Chiara Canitano, Stefano Diana, Roberta Mastromichele, Flavio Moscatelli 

Un testo intelligente, surreale, gustosamente ironico ed agghiacciante.

Stefano Benni sa dove la realtà cova i suoi mostri. Mostri di ieri, mostri di oggi, mostri che spiano il futuro, mostri quotidiani che confondiamo con gli incubi.
Li và a cercare, li stana, li fa sfilare creando per ognuno una identità umana e legandoli tutti al carro dell´immaginazione.

Rose, sognatrice. Armand, sergente della loggia. Costantin Millet, poeta-giardiniere. Marie Luise, intrigante parigina. Sono gli strampalati personaggi di La signorina Papillon che il regista mette in scena con grande sensibilità, ironia e immaginazione, rendendo tutta l´efficacia di questa commedia corrosiva e divertente ricca di fantasia e invenzioni linguistiche.
Il paese dei brutti sogni - questo è il sottotitolo del testo - è il luogo, il giardino dove vive la sognatrice Rose. E´ il paese fatato da dove non è mai uscita, dove coltiva rose, colleziona farfalle e
sogna un mondo perfetto.
I personaggi che le ruotano intorno rappresentano "l´altrove", "l´oltre la siepe", il mondo imperfetto, che preme per fagocitare anche l´ultima bellezza, e dove l´umanità vive la vita vera nella menzogna, nell´ipocrisia, nella corruzione.
E così Rose Papillon si troverà a dover decidere se restare nella sua oasi di pace o se seguire i consigli dei suoi spasimanti/amici e raggiungere l´affascinante e spregiudicata Parigi.
Partire o no e con chi?
Mentre la protagonista si interroga altri misteriosi avvenimenti minano il suo mondo fatato e quel giardino, da paradiso rischia di trasformarsi in un inferno. Ma è reale ciò che accade? Il sogno si confonde con la realtà…. oppure no?

Il segno pirotecnico di Benni, di questi ultimi tempi sempre più prezioso e necessario, non risparmia niente e nessuno regalandoci una risata agghiacciante, una lacrima ironica e non ultima, una testarda speranza nella forza dell´intelligenza e della fantasia. 

6 – 18 marzo 2012
Martedì – sabato ore 21
Domenica ore 18
Intero €15 rid €12

Teatro TESTACCIO 
Via Romolo Gessi 8
Roma info e prenotazioni 06.5755482



DAL CINEMA AL TEATRO I "100 PASSI" DI PEPPINO IMPASTATO: DOMANI AL TEATRO GOLDEN




Dopo il successo della prima messa in scena, il 15 febbraio, che ha visto in prima fila applaudire e commuoversi RITA DALLA CHIESA, mercoledì 29 febbraio, alle ore 21, presso il TEATRO GOLDEN (via Taranto, 36) a Roma, torna "DIETRO I TUOI PASSI – La storia di Peppino Impastato", regia di Massimo Natale.

 

 

SINOSSI

A Cinisi, paesino siciliano schiacciato tra la roccia e il mare, nei pressi dell'aeroporto, cento passi separano la casa di Peppino Impastato da quella del boss locale. Peppino, fin da piccolo curioso di scoprire ciò che gli vive intorno, nel 1968 si ribella come tanti giovani al padre. Ma in Sicilia la ribellione diventa sfida allo statuto della mafia. Peppino non cede, battendosi insieme ai suoi compagni contro una cultura mafiosa accettata e coperta. Fonda "Radio Aut" con la quale infrange il tabù dell'omertà e distrugge il clima riverenziale attorno la mafia usando l'arma del ridicolo. Durante le trasmissioni radiofoniche, il giovane Peppino affronta la mafia e la sua cittadina chiamandola Mafiopoli. Il clima per lui si fa pesante: il padre cerca di farlo tacere, madre e fratello sono solidali con lui. Quando arriva il 1977, mentre c'è chi si rifugia nel privato, lui si presenta alle elezioni comunali. Due giorni prima del voto lo fanno saltare in aria sui binari della ferrovia con sei chili di tritolo. La morte, che coincide con il ritrovamento a Roma dell'onorevole Aldo Moro, viene rubricata come "incidente sul lavoro". Poi, dopo che gli amici mettono a disposizione degli inquirenti molti indizi dell'esecuzione, l'incidente diventa addirittura "suicidio". Al funerale di Peppino parteciperanno migliaia di persone, scosse dall'accaduto e intenzionate a seguire le sue orme.

 

 

 

NOTE DI REGIA

"Peppino Impastato è sicuramente un simbolo. Un personaggio che con la sua vita ci ha lasciato un messaggio preciso, chiaro, inequivocabile. La mafia, e con essa il silenzio, l'omertà, la contiguità sono da combattere sempre e comunque: a testa alta, con coraggio e senza timori.

Raccontare in teatro vicende come questa, di questa complessità e così emozionante è sempre difficile. Soprattutto quando precendenti illustri come il film "I Cento Passi" di Marco Tullio Giordana ci hanno descritto questa vicenda con una forza ed una chiarezza sorprendenti.

Ed allora, questa volta, abbiamo voluto sottolineare un aspetto di questa vicenda: l'incomunicabilità. Gli ostacoli nati nei rapporti tra famigliari, nei rapporti con la gente, con i paesani. È per questo che il nostro palco lo abbiamo voluto pieno di ostacoli, di barriere, di impedimenti. Perché Peppino si è dovuto muovere nella vita tra ostacoli spesso invisibili ma non per questo meno efficaci. Ostacoli che lo hanno pian piano isolato.

Perché Peppino impastato è stato lasciato solo. Da tutti. Si è battuto con un gruppo di amici, ma la gente, la cosiddetta società civile, gli ha voltato le spalle oppure, nel migliore dei casi, ha fatto finta di non vedere e non sentire. E si sa… la mafia uccide quando vieni lasciato solo.

Un altro punto di forza di questo allestimento è la passione, la voglia e la bravura degli interpreti: 5 attori che hanno nel cuore la passione, l'orgoglio e la forza di essere "figli del sud", un elemento che scorre nelle loro vene e restituisce forza, ardore e passione ai loro personaggi. Vederli emozionati fin dalle prove, con gli occhi lucidi, è qualcosa che no si può dimenticare. E che arriva in sala, in platea, nel cuore. È un'occasione questo spettacolo. Un'occasione da non perdere. Perché la fiaccola accesa dal sacrificio di tanti nostri concittadini come Peppino Impastato, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Rocco Chinnici, Rosario Livatino, Carlo Albero dalla Chiesa e tanti, troppi, altri, non si spenga mai".

Massimo Natale

 

 

 

 

 



Matera, il 4 marzo al Teatro Duni Felicità di una stella per i più piccoli


Originariamente previsto il 12 febbraio, poi rimandato causa neve, avrà luogo domenica prossima nel Teatro Duni di Matera - 4 marzo 2012 - lo spettacolo "Felicità di una stella", a cura del "Teatro all'Improvviso". L'evento rientra nella sezione "Il Teatro ricomincia dai bambini" della stagione teatrale 2011/2012 organizzata nella città dei Sassi dall'Associazione Culturale Incompagnia. Si tratta di uno spettacolo diretto e interpretato da Dario Moretti che si rivolge ai bambini, di età compresa tra i tre e gli otto anni, e alla loro capacità di stupirsi. I bambini, con le loro storie di tutti i giorni, la loro immaginazione, il loro mondo fantastico, sono i protagonisti indiscussi sulla scena. A farli parlare è la matita di Dario Moretti e l'arpa di Cecilia Chailly. Immagini e suoni si mescolano insieme per raccontare l'universo dei bambini.
Non è da trascurare la natura didattica di "Felicità di una stella" in quanto offre la possibilità agli insegnanti di realizzare in autonomia delle attività laboratoriali (con l'omonimo libro come supporto) e di lavorare su associazioni tra parole e immagini, e la relazione tra immagine e il gesto grafico pittorico. Inoltre, L'acquisto del biglietto entro due giorni dalla data dello spettacolo, darà ai bambini la possibilità di partecipare al laboratorio gratuito "La grammatica del Teatro", che si terrà in collaborazione con il Centro IAC il giorno prima della rappresentazione presso l'Hotel San Domenico alle ore 16.00. Il laboratorio ha una durata di un'ora e trenta minuti.
Dario Moretti comincia ad occuparsi di teatro nel 1974 e quattro anni dopo fonda il "Teatro all'improvviso". Il suo pubblico sono i bambini ed è al loro mondo che rivolge la sua ricerca culturale e artistica. Il suo amore per l'arte in generale e la scultura in particolare gli consentono di realizzare spettacoli come "Il grande gioco" e "Art", dedicati ad Alexander Calder e a R.M. Rilke. Poi comincia a cercare nuove contaminazioni tra pittura e teatro, realizzando spettacoli in cui danza, narrazione, parola e musica si confrontano con il gesto e il segno pittorico. Tra i vari spettacoli prodotti, va citato "Le stagioni di Pallina" - presentato lo scorso anno al Teatro Duni e vincitore del premio ETI 2004 - di cui sono state rappresentate oltre 2000 repliche in vari paesi del mondo. Il lavoro sulla pittura ha prodotto anche la performance "I colori del mondo", già presentata in vari paesi europei, in cui, grazie ad una precisa regia teatrale, Dario Moretti conduce un workshop, in cui sono realizzati grandi e coloratissimi teli: un vero e proprio spettacolo in cui gli interpreti, oltre ai bambini, sono il gesto, i pennelli e il colore!
Teatro all'improvviso è una compagnia professionale di teatro per ragazzi, riconosciuta dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali dal 1980. Fondata da Dario Moretti, che ne è il direttore artistico, realizza spettacoli utilizzando varie tecniche e linguaggi, impostando la propria poetica teatrale sul rapporto tra immagine e narrazione. Molte idee sono cresciute e maturate in stretto rapporto con i bambini, con i quali si è spesso lavorato per verificare e sperimentare i progetti. Oltre agli spettacoli, Teatro all'improvviso organizza e gestisce laboratori teatrali nelle scuole. Con "Le stagioni di Pallina" Teatro all'improvviso ha vinto il premio "Stregagatto Visioni d'infanzia 2004". Organizza nella città di Mantova e in provincia la rassegna di teatro per il giovane pubblico "L'albero incantato", giunta nella stagione 2011/2012 alla sua 25ª edizione.
Per informazioni e prenotazioni, è possibile rivolgersi al botteghino del Teatro Duni (tel. 0835/337220 e 0835/331812); come di consueto, tutte le informazioni sulla rassegna teatrale sono disponibili su internet sul sito dell'associazione www.incompagnia.com.

lunedì 27 febbraio 2012

TEATRO NUOVO: Cyrano de Bergerac con Alessandro Preziosi dal 6 al 18 marzo 2012

Dal 6 al 18 marzo 2012 

Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine.

Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine.  
 
 
 
 
 

KHORA.teatro                                                                   

presentano

Alessandro Preziosi

in

Cyrano de Bergerac

di Edmond Rostand

traduzione e adattamento  Tommaso Mattei

regia 

  Alessandro Preziosi

scene  Andrea Taddei

costumi   Alessandro Lai

luci   Valerio Tiberi

collaborazione artistica e movimenti scenici

Nicolaj Karpov

 

KHORA srl

Via dei Mille, 40 –80143 Napoli   -

Tel. 06.40400247; +392.5565308 – allegrini@alice.it 

TEATRO STABILE d'ABRUZZO

Strada Statale 80 n.18N –

Tel. 0862 62946 -  tsa@teatrostabile.abruzzo.

 

alessandro preziosi

CYRANO de bergerac

di edmond rostand 

personaggi e interpreti 
 

CYRANO DE BERGERAC                   alessandro preziosi

CRISTIANO                                            benjamin stender

ROSSANA                                              valentina cenni

DE GUICHE                                            massimo zordan

LE BRET                                                 emiliano masala

REGENAU-VALVERT                          marco canuto

LIGNERE-CADETTO                            giuseppe tosti

MOSCHETTIERE CADETTO               francesco civile

CUOCO-CADETTO                                gianni rossi

MOSCHETTIERE CADETTO                salvatore cuomo

DAMA-SUORA                                       sara borghi

MONTFLEURY-LISA-SUORA              natasha truden

RAGAZZO-SUORA                                 giannina raspini

VENDITRICE-.CADETTO-SUORA       bianca pugno vanoni

Lo spettacolo

 

La celebre commedia teatrale in cinque atti, pubblicata nel 1897 dal poeta drammatico francese Edmond Rostand (1868-1918) e ispirata alla figura storica di Savinien Cyrano de Bergerac, uno dei più estrosi scrittori del   seicento francese, precursore della letteratura fantascientifica,  ebbe già dalla prima rappresentazione un eccezionale trionfo di pubblico e critica che salutò questo dramma romantico come una vera e propria summa delle potenzialità espressive nella sfera dei sentimenti e delle passioni umane. 

L'opera di Rostand è stata tradotta, adattata e interpretata innumerevoli volte: Cyrano è uno dei personaggi più conosciuti e amati del teatro. La sua geniale temerarietà, la drammaticità della sua fiera esistenza, vissuta pericolosamente all'insegna del non piegarsi mai alla mediocrità e alle convenienze, costi quel che costi, ne fanno un autentico eroe romantico e al contempo un personaggio straordinariamente moderno.  

La vicenda in breve racconta di Cyrano de Bergerac, cadetto di Guascogna, ammirato e temuto per la sua infallibile spada e per i suoi motti spiritosi e taglienti, che essendo afflitto da un naso mostruoso, non ha il coraggio di manifestare alla cugina Rossana il suo amore per lei.

Costei, ignara dei sentimenti del cugino, lo prega di prendere sotto la sua protezione il giovane Cristiano de Neuvillette del quale è innamorata.

Poiché  questi non riesce a esprimere in belle frasi il suo sentimento, Cyrano gliele suggerisce e fa in modo che Cristiano possa sposare Rossana a dispetto del Conte De Guiche innamorato della donna. Questi, adirato, trasferisce subito Cristiano e Cyrano al fronte per combattere: da qui, de Bergerac, a nome di Cristiano, scrive numerose lettere d'appassionata poesia per Rossana mantenendo sempre per sé questo segreto anche quando il giovane muore combattendo.

Solo al termine della propria vita, trascorsi molti anni, Cyrano, seppur involontariamente, confesserà all'amata il suo sentimento, ma quando lei ricambierà sarà ormai troppo tardi.

 

L'evento

 

Cyrano è una commedia tenera e romantica, tutta puntata sul ritmo, che rifugge il monumentale e il fastoso, ma soprattutto coinvolgente come solo il personaggio del celebre poeta e spadaccino sa essere, capace com'è, di gridare e di piangere con eguale convinzione.

Khora.teatro con la scelta del Cyrano prosegue nel solco del fortunato allestimento dello spettacolo "Amleto", nel quale  all'alto gradimento del pubblico ha fatto riscontro l'interesse della maggiore critica nazionale, nel portare in scena un grande classico del teatro rivolta ad un vasto pubblico popolare, pur strizzando come sempre l'occhio nel confezionamento editoriale ai giovani.

Nell'allestimento di Khora.teato che, da quest'anno, coproduce con il Teatro Stabile d'Abruzzo o lo scontroso spadaccino, dal mostruoso naso, innamorato della bella Rossana è interpretato da Alessandro Preziosi, reduce dai successi televisivi e premi  cinematografici,  che raccoglie la sfida tutta teatrale di mettere in scena lo scrittore e poeta dall'irresistibile e vitale creatività, che ama mettere in ridicolo i suoi nemici con la straordinaria abilità della spada, leggendaria almeno quanto la lingua, tutta giocata tra trovate comiche e i giochi di parole, pur raggiungendo tra le vette più alte della poesia ottocentesca.

Il ritorno dei classici e la rinnovata attenzione al teatro di parola anche tra le giovani generazioni favorisce oltre all'ampliamento del naturale target teatrale una ampia e variegata circuitazione.

La produzione, oltre che  dallo stesso Alessandro Preziosi, è curata da Aldo Allegrini e Tommaso Mattei. 
 
 

 

Alessandro Preziosi

regia

 

Alessandro Preziosi è  nato a Napoli il 19 aprile del 1973,  laureato in Giurisprudenza presso l'Università Federico II di Napoli . si è trasferito a Milano, dove si è diplomato all'Accademia dei Filodrammatici. 

Nel 1998 debutta nel ruolo di Laerte nell' Amleto di Antonio Calenda ha allestito per il Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia e interpreta Cristiano nel Cyrano di Corrado D' Elia e, successivamente, ha prodotto e interpretato il monologo Le ultime ore di A.I. di Tommaso Mattei. 

Ancora con lo Stabile del Friuli-Venezia Giulia, e diretto da Antonio Calenda, ha recitato nell'Agamennone di Eschilo ed è stato Oreste in Coefore e in Eumenidi rappresentati a Teatro Greco di Siracusa e poi in tournée nazionale.  

Dopo aver a lungo interpretato l'ispettore Pietro Foschi nella fortunata soap di Mediaset Vivere, è  stato protagonista per Mediaset della fiction in costume Elisa di Rivombrosa diretta da Cinzia P.H. Torrini grazie alla quale vince un Telegatto come personaggio maschile dell'anno..Nella seconda serie è presente solo nelle prime due puntate, avendo deciso di dedicarsi al teatro con il musical Datemi tre caravelle, dove interpreta il ruolo di Cristoforo Colombo. 

Nel 2004 è protagonista di Vaniglia e cioccolato, regia di Ciro Ippolito, e della miniserie tv in sei puntate, Il Capitano di Vittorio Sindoni, trasmessa da Raidue; nella seconda serie, in onda nel 2007, è presente solo nelle prime due puntate. 

Nel 2006 gira i film I Viceré di Roberto Faenza, tratto dal romanzo di Federico De Roberto, e La masseria delle allodole, tratto dal libro di Antonia Arslan e diretto da Paolo Taviani e Vittorio Taviani. Entrambi i film escono nelle sale nel 2007; il film I Viceré, dopo l'uscita nei cinema, va in onda, in due puntate, su Raiuno.Dal 7 maggio 2007 inizia le riprese della serie Il commissario De Luca, 4 film tv, tratti dai romanzi di Carlo Lucarelli, regia di Antonio Frazzi. 

Dopo aver interpretato ll tv movie della Lux vide "S.Agostino" per la regia di

Cristian Dougay, è  tornato  in teatro per lì'Amleto di Khora.teatro per la regia di Armando Pugliese  che reduce dai successi estivi dopo il debutto in occasione del sessantesimo anniversario del festival Scespiriano di Verona ha terminato  nel  febbraio 2010 a Roma una lunghissima tournee. 

Al cinema nel 2010 è uno dei protagonisti  del lungometraggio di Ferzan Ozpetek "Mine vaganti " e del di Fausto Brizzi "Maschi vs femmine"  

Nel 2011 ha girato per Canale 5 la serie "Amore e vendetta" con Anna Valle per la regia di Raffaele Mertes ed è protagonista accanto a Laura Chiatti del nuovo lavoro di Pappi Corsicato "Il volto di un altra".

Nicolaj Karpov

collaborazione artistica e movimenti scenici 
 

Capo del Dipartimento di Movimento Scenico del GITIS.

Studia e si diploma come attore di teatro alla scuola Teatrale Scepkin presso il Teatro Malyj di Mosca. Studia recitazione con Tatiana Orlava, allieva di Stanislavskij, e Nikolaj Annenkov, attore del Teatro Malyj. Studia il movimento scenico e scherma con E. Nemerovskij, attore del teatro Vac'htangov. Tiene seminari e laboratori in molti paesi d'Europa.

In Italia: dal 1990 partecipa alla Scuola Europea per l'Arte dell'Attore - "Prima del Teatro"; è tra i fondatori del Centro Internazionale La Cometa; collabora da anni con diverse Accademie e Scuole di stato come: Link Academy  - European Academy of Dramatic Arts di Roma,  Accademia Nazionale d'Arte Drammatica "Silvio d'Amico", Scuola Nazionale di Cinema, Scuola del Teatro Stabile di Torino, Accademia dei Filodrammatici di Milano, CUT di Perugia.

 

Andrea Taddei

scene

Pur formatosi nell'ambito della pittura e delle performing arts,  debutta collaborando ad opere musicali.

La prima regia (1981) è La Teresina , opera per interpreti bambini di Filippo Hazon. In quello stesso anno, con Carlo Bacilieri e Emanuela Ligabue fonda Padiglione Italia, nei cui allestimenti mette in luce un gusto per il catalogo e il disorientamento spaziale (un tavolo da biliardo per le azioni di Verdi sponde , 1982; l'interno di una serra per Le piante , Biennale di Venezia, 1984), accompagnato da quella pulsione verso un effimero cui dà sfogo anche nelle serate `enfatiste' in gallerie d'arte e esibizioni collettive.

La sua ricerca si fa più scanzonata via via che le composizioni del gruppo si traducono in opere vere e proprie ( Serenatassira , Santarcangelo 1985) ed egli si assume l'intera responsabilità di spettacoli astutamente citazionisti, come Pigmalione- numero zero (1989), in cui smonta il mito, accumulandone i remake in una parodia colta e kitsch allo stesso tempo.

Si intensificano intanto le sue collaborazioni con I Magazzini (è  tra gli interpreti di Hamletmaschine di Heiner Müller), con Dario Marconcini e Paolo Billi, e gli interventi decorativi, architettonici e teatrali assieme a Marco Mencacci. Alla rilettura di Motel di Claude van Itallie (`masque per tre fantocci' presentato nella rassegna `Utopia americana' del 1992 a Torino), i due fanno seguire la divagante trilogia di un monologo teatral-gastronomico ( Gloria , 1992) e di un esercizio di stile ascetico ( Le tentazioni di Toni , 1993) chiusi dalla ripresa di Pigmalione (atto terzo) in una nuova versione.

Coronato da un premio Ubu 1993 per la scrittura drammaturgica, recupera volentieri il ruolo di scenografo e costumista, spesso per Theatrid'Ithalia ( Alla greca , Roberto Zucco ) ma anche per attrici quali Mariangela Melato, Valeria Moriconi, Manuela Kustermann, riservandosi lo spazio di una regia all'anno, come per il pirandelliano Berretto a sonagli del 1996, e per una Bisbetica domata , affidata a interpreti maschili, nel 1997.

 

Alessandro Lai

costumi 

Nato a Cagliari, subito dopo la laurea in Storia dell'arte contemporanea, conseguita nel 1994 con una tesi sul lavoro di Piero Tosi, inizia a lavorare come assistente costumista presso la sartoria Tirelli di Roma; qui incontra i costumisti che diventeranno i suoi maestri: oltre a Piero Tosi, Gabriella Pescucci e Maurizio Millenotti. Ha lavorato per il cinema, per la televisione e per il teatro.

Nell'ambito del cinema si segnalano i costumi realizzati per Sud Side Stori (regia di Roberta Torre) e Rosa e Cornelia (regia di Giorgio Treves) nel 2000; Malefemmene (di Fabio Conversi) nel 2001; Tra due mondi (di Fabio Conversi) e Operazione Rosmarino (di Alessandra Populin) nel 2002; Senso '45 (di Tinto Brass), Callas forever (di Franco Zeffirelli, costumi cofirmati con Anna Anni e Alberto Spiazzi) e Il quaderno della spesa (di Tonino Cervi) nel 2003; La spettatrice (di Paolo Franchi), A/R andata + ritorno (di Marco Ponti), Vaniglia e cioccolato (di Ciro Ippolito) e Che fai tu luna (di Cristina Mazzavillani Muti) nel 2004; Saturno contro (di Ferzan Ozpetek), Lezioni di volo (di Francesca Archibugi), Oliviero Rising (di Riky Roseo) nel 2007; Un giorno perfetto (di Ferzan Ozpetek) nel 2008; Una questione di cuore (di Francesca Archibugi) nel 2009; Mine vaganti (di Ferzan Ozpetek) e Appartamento ad Atene (di Ruggero di Paola) nel 2010.

Nell'ambito dell'opera lirica si segnalano: Carmen di Bizet nel 2000 e poi nel 2009 (regia di Micha van Hoecke); Il matrimonio inaspettato di Paisiello nel 2008 (regia di Andrea De Rosa e direzione di Riccardo Muti) e una serie di produzioni che vedono Cristina Mazzavillani Muti alla regia: I Capuleti e i Montecchi di Bellini nel 2001, Il trovatore di Verdi nel 2003, Pietra di diaspro di Guarnieri nel 2007, La traviata di Verdi nel 2008.

Per il teatro: La principessa d'Elide di Molière (regia Francesco Origo, 2000), Closer di Marber (regia Luca Guadagnino, 2001), Pallido oggetto del desiderio di Louÿs, (regia Alfredo Arias, 2002), il musical Datemi tre caravelle (musiche di Stefano Battista, regia di Gianni Quaranta, 2005), Salomè da Oscar Wilde (regia di Micha van Hoecke, 2008).

Tra i riconoscimenti ottenuti si segnalano il premio "La chioma di Berenice" nel 2000 per Rosa e Cornelia, il "Nastro d'Argento" nel 2003 per Senso '45 e la nomination al David di Donatello nel 2010 per Mine vaganti.

Valerio Tiberi

luci

Inizia la sua carriera professionale nel 1999, in qualità di tecnico luci, nel tour europeo dello spettacolo La donna del mare di Ibsen per la regia di Bob Wilson. Instaura una collaborazione pluriennale, come tecnico luci, con il Rossini Opera Festival, e con il Festival dei due mondi di Spoleto, sua città natale.

Nel 2002 firma il suo primo disegno luci per le opere buffe La serva padrona di Pergolesi e Il giocatore, prodotte dal Teatro Lirico di Spoleto, con cui sarà  in tour nei teatri di Tokyo, Osaka, Kyoto e Kobe.

Suo il disegno luci per la commedia teatrale A piedi nudi nel parco con Gianluca Guidi e del musical di N. Simon Promesse promesse per la regia di Jonny Dorelli.

Nel 2005 è assistente alle luci per l'opera Rinaldo di Händel con la regia di Pier Luigi Pizzi. Nel 2006 firma il disegno luci di The producers, per la regia di Saverio Marconi e dell'ultima edizione di Grease diretta da Federico Bellone, è assistente alle luci in Sweet Charity,firma il disegno luci di Lucia di Lammermoor e Didone abbandonata al Lirico sperimentale di Spoleto. Nel 2007 firma il disegno luci di Cabaret e Il giorno della tartaruga per la regia di Saverio Marconi, Il Letto Ovale per la regia di Gino Landi, A un passo dal sogno con i ragazzi di "Amici" ed è realizzatore della ripresa luci dell'opera Cosi' fan tutte alla New Israeli Opera di Tel Aviv ed al Massimo di Palermo per la regia di Marco Gandini. Nell'estate 2007 firma il disegno luci di BAAAHHH!!! al Fringe Festival di New York per la regia di Stefano Genovese.

Nel 2008 firma il disegno luci dei musical A Chorus Line e High school Musical per la regia di S.Marconi, dell'opera Werther per la regia di Dolcini al Teatro Vittorio Emanuele di Messina, ed Amleto con la regia di Armando Pugliese.

Suo il disegno luci dell'opera Il viaggio a Reims per il Centro di Promozione Lirica Francese in tour in Francia fino al 2010, e dello spettacolo Il Piacere dell'onestà regia Fabio Grossi, produzione Nuova Teatro Eliseo.

Collabora come realizzatore luci per i gala' di danza Roberto Bolle & Friends.

Per l'Accademia del Teatro alla Scala e la N.A.B.A. è docente ai corsi di Light Designer. Nel 2009 inizia a collaborare con il Teatro alla Scala come realizzatore luci di opere e balletti.

 

 
 
 
 
 

Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine.

Khora.teatro 

Khora  nasce nel 2004 con lo scopo di perseguire una linea editoriale forte e coerente nel campo dello spettacolo dal vivo e nelle sue applicazioni multimediali facendo della collaborazione tra le diverse specificità artistiche il suo punto di forza.

Khora.teatro è oggi una compagnia di produzione teatrale basata sulla esperienza e le competenze di Alessandro Preziosi, Tommaso Mattei e Aldo Allegrini,  riconosciuta dal MIBAC , Dipartimento per lo spettacolo dal Vivo,  e ha stretto contatto con i principali distributori circuiti di distribuzione teatrale sul territorio nazionale,  e con diverse Istituzioni culturali; Khora.teatro è membra dell'associazione Voglia di teatro.

Nel 2005 allestisce a Taormina presso il Teatro Antico  la commedia musicale "Datemi tre caravelle!" di Carmelo Pennisi e Massimiliano Durante con musiche di Stefano Di Battista, per la regia del premio Oscar Gianni Quaranta e interpretato da Alessandro Preziosi, che ha effettuato dal 2005 al 2007 una lunga tournée nazionale .

Nel 2008 produce "Amleto" di Shakespeare che ha debuttato in occasione del 60° anniversario del festival shakespeariano al Teatro romano di Verona per la regia di Armando Pugliese prima tappa di un'applaudita tournèe estiva ( accanto ad Alessandro Preziosi, Franco Branciaroli e Silvio Orlando) e che ha effettuato più di 200 repliche nei principali teatri italiani e un significativo successo di pubblico.

Nel 2009 Khora.teatro  ha rinnovato  il sodalizio con l'Estate teatrale Veronese con la messa in scena di "La dodicesima notte" con Luca De Filippo, all'inaugurazione dell'Estate teatrale Veronese ha seguito un tour nei principali festival italiani che ha riscosso numerosi consensi di critica e l'entusiasmo del pubblico.

A testimonianza di un ribadito interesse per la poesia e la letteratura sono in programmazione i recital di Alessandro Preziosi "Il re degli interstizi" su Fernando Pessoa, "Il mestiere di amare" dedicato a Cesare Pavese , " Le confessioni" di S. Agostino, "La divina Mimesis" di Pier Paolo Pasolini  . 

KHORA srl

Via dei Mille, 40 –80143 Napoli   - P.iva  e C.f. 04322440969

Tel. 06.40400247; +392.5565308 – allegrini@alice.it

 

Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine. Ministero per i Beni e le Attività Culturali

Regione Abruzzo

Provincia di Chieti, Provincia di L'Aquila, Provincia di Pescara, Provincia di Teramo

Comune di L'Aquila 

Fondato nel 1963, con atto costitutivo datato 28 ottobre, il TEATRO STABILE DELL'AQUILA è stato poi trasformato in TEATRO STABILE ABRUZZESE nel 1991. Nel 2000 si è costituito il TEATRO STABILE D'ABRUZZO - ENTE TEATRALE REGIONALE, la cui assemblea dei soci è costituita da Regione Abruzzo, Provincia di L'Aquila, Provincia di Teramo, Provincia di Chieti, Provincia di Pescara e Comune di L'Aquila.

Luciano Fabiani, Peppino Giampaola ed Errico Centofanti furono i 3 fondatori del TSA, che con la loro caparbietà ed il loro sogno, portarono in Abruzzo la produzione teatrale, dopo secoli di dipendenza dall'offerta del mercato, dando vita ad un originale esperimento per il mondo teatrale dell'epoca. Massima Istituzione abruzzese di produzione artistica, ha messo in scena testi che spaziano dalle sacre rappresentazioni dell'inesplorato patrimonio post-medioevale, alle opere di Ferdinando Galiani, D'Annunzio, Silone, Pomilio.

Gli spettacoli del TSA hanno condotto sui palcoscenici di tutta Italia la grande drammaturgia abruzzese, cui era mancata fino ad allora un'attenzione che la proponesse in una organica sistemazione storico-critica.  

Tra le tante stagioni di produzione che, storicamente, hanno visto lo Stabile protagonista della scena italiana  ricordiamo i più recenti "Dramma della gelosia", regia di Gigi Proietti, interpretato da Pino Quartullo e Sandra Collodel, "La Certosa di Parma", un grande allestimento con la regia di Luca De Fusco;"Falstaff e le Allegre Comari di Windsor", spettacolo risultato il più visto della stagione 2001/2002, con protagonista Giorgio Albertazzi,  "Non ti conosco più", raffinatissima commedia brillante interpretata da Edoardo Siravo, Sandra Collodel, Vittorio Viviani e Gisella Sofio, entrambi con la regia di Gigi Proietti.Le nuove stagioni hanno visto sui palcoscenici di tutta Italia gli allestimenti del TSA: per la prima volta in Italia e  in esclusiva da Broadway "Jekyll & Hyde, il musical" con protagonista Giò Di Tonno," La parola ai giurati", un giallo giudiziario che parla di pena di morte, con la regia e l'interpretazione di Alessandro Gassman, spettacolo applauditissimo dalla critica, record di premi e di spettatori. L'ultima produzione del TSA "Scene da un matrimonio" con Daniele Pecci e Federica Di Martino, regia di Alessandro D'Alatri, è presente nella stagione in corso anche nei prestigiosi cartelloni del Piccolo di Milano e del Teatro di Roma. 

Un'imponente letteratura giornalistica, radiofonica e televisiva e una massa enorme di spettatori hanno conferito prestigio e successo agli spettacoli del TSA, invitati  più volte da tutti i maggiori festival italiani e stranieri dalla Biennale di Venezia al Festival dei Due Mondi di Spoleto, alla Festa del Teatro di San Miniato, ai festival di Vicenza e di Verona, a Taormina Arte al Festival di Madrid Sur.

Un aspetto fondamentale del lavoro del TSA è la costruzione, quale essenziale investimento culturale, di un organico sistema teatrale che serve a vitalizzare l'intero territorio regionale. Attraverso il lavoro condotto direttamente oppure favorendo interventi o anche soltanto stimolando il sorgere di altre iniziative, lo Stabile ha dato in questi quaranta anni un contributo decisivo alla trasformazione della vita culturale abruzzese, facendo si che il Teatro divenisse un'importante e non episodica componente della vita sociale. Tanti sono oggi i Centri che hanno riattivato un'antica tradizione o inaugurato un loro ruolo nella rete delle piazze teatrali abruzzesi. Numerose sale teatrali sono state riattivate e per molte di esse sono stati sollecitati interventi di restauro; cattedre universitarie, scuole pubbliche e corsi privati sono venute a supportare il tessuto connettivo della formazione teatrale che è andata ricostituendosi. Gruppi di base, compagnie di ricerca e sperimentazione, formazioni cooperativistiche e universitarie, complessi scolastici e amatoriali hanno visto avvicinarsi un po' dovunque un'importante fascia di cittadini, specialmente i più giovani, alla creatività. Le numerose energie che in tal modo oggi si esprimono nella vitalità del teatro e che si integrano dialetticamente con il lavoro che il TSA continua a condurre, pur tra le grandi difficoltà del dopo sisma che segnano il divenire dello spettacolo in Italia, lasciano intuire la consistenza e la validità della strada che si è scelto di percorrere. 

Tra i riconoscimenti per l'attività: il premio IDI, il Biglietto d'Oro AGIS-Minerva, la Maschera d'Argento, la Noce d'Oro.

Attualmente il Teatro Stabile d'Abruzzo è presieduto dall'assessore regionale alla cultura dott. Luigi De Fanis,  il vicepresidente è il dr. Innocenzo Chiacchio. 
 

TEATRO STABILE d'ABRUZZO

Strada Statale 80 n.18N – P.I. 01501060667

Tel. 0862 62946tsa@teatrostabile.abruzzo.it 
 

Cyrano©khora.teatro-TSA.2011 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine.  
 

 

                Orari spettacolo:   da martedì a sabato ore 20.45 – sabato della prima settimana di repliche ore 16 e ore 20.45 domenica ore 16.00 

Prezzi spettacolo: 

da martedì a venerdì   Poltronissima € 36,00

compreso sabato pomeriggio   Poltrona € 30,00 

sabato sera e domenica pomeriggio   Poltronissima € 40,00

                                          Poltrona € 34,00 

Biglietteria (per informazioni e prenotazioni):

Piazza San Babila – Milano    INFOLINE: 02.794026

Dal Lunedì al Sabato dalle 10.00 alle 19:00 
Domenica dalle 11.00 alle 17.00
 

Rivendite on-lineIl tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine. (anche per gli abbonamenti): 

www.teatronuovo.it Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine.  Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine.  

 
 
 

Ufficio Gruppi

Angela Gligora  
presso gli uffici del Teatro Piazza San Babila, 3 (di fronte all'ingresso del teatro)

Tel. 02/76001231 - Fax 02/781615    e-mail: angela@teatronuovo.it

 
 

Ufficio Scuole

Tel. 02 76.02.34.22  www.teatroperbambini.it

Matera, appuntamento con il vernacolo della Compagnia Sipario il 1° marzo al Teatro Duni


Giovedì, 1° marzo, alle ore 21:00, il palcoscenico del teatro "Duni" a Matera si trasforma in vicinato dei Rioni Sassi, proponendo la commedia in vernacolo materano "Uam sorta maij!". Lo spettacolo fa parte del cartellone della stagione teatrale 2011-2012, per la sezione "Teatro per Passione e per Diletto" ed è presentato dalla Compagnia "Sipario".

 Il lavoro è stato scritto da Francesco Sciannarella e poi adattato in dialetto materano da Bruno Nicola Francione.Sulla scena i Sassi degli anni '70, quasi completamente svuotati e in una fase di degrado ambientale che si sta facendo sempre più pericoloso per i pochi abitanti che ancora abitano qualche vicinato. Sono gli anni della protesta giovanile e l'eco dei figli dei fiori arriva anche nei Sassi di Matera, dove, proprio nelle vicinanze delle abitazioni dei protagonisti della commedia, si insediano quattro giovani ragazzi rappresentanti di un nuovo modello di società in netto contrasto con le famiglie dei Sassi alle prese con il problema di ottenere una casa popolare. L'arrivo di questi estranei costituisce uno sconvolgimento del vivere quotidiano degli abitanti del vicinato che ricevono messaggi nuovi e quasi incomprensibili per il loro modo di pensare e di vivere. Il loro problema è ottenere la casa e combattere contro una burocrazia ostile che diventa quasi insuperabile per la presenza di un assessore che insegue a sua volta i suoi loschi propositi. Ci sono, insomma, tanti ingredienti per rendere la commedia esilarante e piacevole, grazie anche alla grande efficacia dell'uso del dialetto che diventa un elemento essenziale del divertimento.

Sipario nasce da un gruppo di amici innamorati della propria città, Matera, legati dalla passione per il teatro e che portano in scena personaggi che raccontano storie scritte ex novo o riprese da commedie già note, cercando di suscitare nel pubblico quel trasporto e immedesimazione che solo la magia del teatro può provocare. Ogni commedia costituisce una trasposizione in chiave materana di opere classiche. Non una singola interpretazione da lodare ma un gruppo di attori cresciuto e maturato nel corso degli ultimi anni, un gruppo di amici che continua a divertirsi e far divertire.

Per informazioni e prenotazioni, è possibile rivolgersi al botteghino del Teatro Duni (tel. 0835/337220 e 0835/331812); come di consueto, tutte le informazioni sulla rassegna teatrale sono disponibili su internet sul sito dell'associazione www.incompagnia.com.

domenica 26 febbraio 2012

ENRICO MONTESANO AL TEATRO MANZONI

Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine.Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine.

Al Teatro Manzoni dal 28 febbraio al 4 marzo

Biglietto:  poltronissima € 36,00  -  poltrona € 26,00

Orari:  feriali ore 20,45 - domenica ore 15,30

 

RPS presenta

ENRICO MONTESANO

in

BUON COMPLEANNO

Testi e regia di Enrico Montesano

 

Scene  Alessandro Chiti - costumi Sandra Della Casa 

Movimenti coreografici Luisana Di Fiore

 

con

Goffredo M. Bruno    Luisana Di Fiore

Melissa Regolanti   Ottavio Buonomo

 

e con la non conforming jazz band

sax Giancarlo Colangelo  

sax clarinetto Giuseppe Ricciardo Calderaro

chitarra Giuseppe Frattaroli   batteria Gianluca Perasole

piano Enzo Di Santo

 

Una festa di compleanno con il Teatro. 45 anni di carriera….45 ma non li dimostra!!…. E' l'occasione per Montesano per ripercorrere la propria storia: dai sogni dei suoi esordi di attore, ai grandi successi del teatro di rivista, ai popolari personaggi comici creati dalla sua fantasia per la tv:  il tutto accompagnato  da un filo di nostalgia per note e accenti del grande teatro classico, da cui la vita e il successo l'hanno tenuto lontano. Ma anche (e questi son forse nuovi "colori" nella sua tavolozza d'attore, e una "novità" nella proposta) l'occasione per affiancare alle più popolari  macchiette e alle canzoni del suo repertorio "classici" assoli di bravura e di eclettismo.

Ogni pacco regalo che gli sarà recapitato in scena, con il suo pungolante bigliettino d'auguri, si trasformerà in  un pretesto per  scenette, monologhi, canzoni e balli. Non mancheranno  incursioni in quel  teatro classico di cui si accennava prima. Una festa che racconta con ironia, e che passa con disinvoltura, dal ricordo alla frecciata satirica al commento mordace sull'attualità. Il tutto con mano lieve, garbo ed eleganza! L'attore racconta e da  grande affabulatore suscita emozioni, rivive e … recita la propria vita agli spettatori….ma anche a se stesso.

Cosa c'è di più intrigante di un attore che recita, da solo, davanti allo specchio, ciò che non ha mai avuto il coraggio di fare in pubblico…ma che muore dalla voglia di fare, e che si diverte a recitare per se stesso! Ecco allora il pubblico, come una candid camera, assistere e carpirne i segreti!

Uno spettacolo di grande varietà di stili e di accenti, in cui Montesano è affiancato da una giovane soubrette e da un'attrice che danno vita ai ruoli femminili nelle varie scorribande teatrali, e da due validi attori che lo supportano. Un quintetto di musicisti la "Non conforming jazz-band" completa l'affiatato ed armonico gruppo.

Divertimento, bravura, sorpresa: questi i tre ingredienti principali di un incontro teatrale con uno dei più grandi show man dello spettacolo italiano.

GirasoliTeatro: APPUNTAMENTI

GirasoliTeatro: APPUNTAMENTI: Febbraio 2012 27 e tutti i lunedi Laboratori Teatrali. Corso Base GirasoliTeatro Stagione 2011-2012 Corso Base : Tutti i...

giovedì 23 febbraio 2012

Teatro Stabile di Trieste Maurizio Zacchigna in BUONE VACANZE

La Contrada – Teatro Stabile di Trieste  presenta

Maurizio Zacchigna in

BUONE VACANZE

Trilogia con muro, borsa e bambino

di Carlo Tolazzi

allestimento e regia Marcela Serli

musiche Edy Meola

 

Avere a che fare con un bambino è o dovrebbe essere per un adulto un'esperienza assolutamente unica. Che sia nostro figlio, un nipote, uno scolaro, uno sconosciuto che intercettiamo in una frazione della nostra vita, un bambino è sempre la cartina al tornasole della nostra capacità di amare, ovvero della struttura affettiva raggiunta da un adulto.

Oggi la società degli adulti non pone i bambini al suo centro, non ce la fa per un milione di motivi che sfuggono probabilmente alla responsabilità del singolo; si permette invece che li ponga il "mercato", che inevitabilmente ai bambini di una società opulenta pensa fin troppo. È infatti con la delega al prodotto acquistabile, con il ricorso diffusissimo agli animatori di feste di compleanno, con l'esposizione alla "pedagogia" televisiva, con l'iscrizione talvolta ossessiva a corsi di ogni tipo che l'adulto surroga la propria mancanza di tempo e soprattutto di fantasia. Il contributo di creatività rivolta ai bambini proviene perciò da entità troppo spesso esterne alla loro sfera affettiva quotidiana. Buone vacanze non tenta di dare soluzioni preconfezionate: affidandosi allo straordinario potere del teatro cerca solo di offrire agli adulti un momento prezioso di sosta, libero e denso di emozioni, che favorisca il riaffiorare di sensazioni lontane e il recupero di istinti creativi, di conoscenze e abilità sopite da poter condividere con i bambini della loro vita. Per costruire un mondo sentimentalmente meno analfabeta di quello attuale.

Ho chiesto a Carlo Tolazzi di pensare a tre storie che avessero per protagonista un bambino. Poi, volevo che in ciascuna delle tre storie comparissero una borsa, che serve a contenere, a portare, a nascondere… beh, si vedrà! E un muro, che può certo avere l'utilità di separare un di qua da un di là, ma intanto è perfetto per farci anche un sacco di altre cose.

 (Maurizio Zacchigna)

 

NOTE DI REGIA

Questa è una storia che racconta tante storie. Storie d'amore materno, d'amore impossibile, d'amore negato.

Storie di infanzie finite, di infanzie rubate. Storie di morte e di vita.

Ho affrontato questo monologo con la leggerezza e la visionarietà che cerco negli ultimi tempi e nei miei ultimi lavori. Con quel bisogno che sento di alleggerire il teatro, il racconto, quel bisogno di consegnare al pubblico non la pappa pronta televisiva, dove tutto è comprensibile, talmente chiaro da annoiare, da far morire la mente. Quel bisogno di avvicinare quel pubblico che sa leggere tra le righe, che ama il mistero e non ha paura di rendersi autore di quello che vede (questo spettacolo, per esempio) o della propria vita (ma questo sarebbe troppo). Il bisogno di dare volo onirico a una storia che ha necessità di essere raccontata. Ho analizzato questa necessità. Che urgenza ha questo testo? Perché il pubblico dovrebbe vederne lo spettacolo? Ho parlato con Carlo, l'autore, e gli ho chiesto di lui. Ho parlato con Maurizio, l'attore, e gli ho chiesto di lui. Ecco, forse mi interessava di più sapere perché uno l'avesse scritto e perché l'altro volesse interpretarlo.E poi l'ho chiesto a me (le risposte non le scrivo, venite a vederlo…). Quindi ho proposto variazioni… Qualcosa che aderisse di più a me: un finale diverso all'autore, un interpretazione diversa all'attore. Ho lavorato con Maurizio su una narrazione contemporanea. Su una leggerezza nel racconto: credo sia il modo migliore per raccontare una storia, oggi. Ho lavorato sull'interpretazione per renderla appunto leggera e immaginifica. E così ho pensato ad un allestimento scenico, a delle luci, a una musica che sollevasse il pensiero da terra, che ci portasse in un mondo onirico, altrove. Così la scena, le luci, la musica, l'attore s o n o e f a n n o metafora, raccontano ridendo e piangendo le storie. Ora tocca a voi raccontare la vostra storia irrequieta, invadente. Siete pronti?

Marcela Serli

 

 

Dal 28 febbraio al 4 marzo 2012,

dal martedì al sabato alle ore 21.00 – domenica alle ore 17,30

Prezzi: Interi € 18,00 – Ridotti € 13,00

Teatro Belli

Piazza Sant'Apollonia 11/a Roma

Tel. 06 5894875

Per ulteriori informazioni www.teatrobelli.it

VADO da GOETHE con il PASCOLI



Dal 24 febbraio fino al 3 giugno 2012 la Casa di Goethe presenta con la mostra "La poesia per immagini. Max Liebermann, Ernst Barlach, Hans Meid Karl Walser e le poesie di Goethe" , un' altra parte centrale della sezione arte moderna della propria collezione.

La mostra sarà inaugurata
giovedì 23 febbraio 2012, ore 19.30.
con l'evento:
Vado da Goethe con il Pascoli!

Massimiliano Vado e Alex Pascoli leggono poesie di Goethe


Teatro e Poesia nei musei: Massimiliano Vado e Alex Pascoli recuperano le poesie di Goethe in un viaggio itinerante tra bozzetti e ricordi nel luogo reale della residenza romana del poeta. Dall'"Apprendista stregone" alla "Sposa di Corinto", e poi "Benvenuto e Addio", "Canto notturno", "La campana che cammina" e "L'Acchiapparatti", venti poesie lette davanti ai disegni che hanno ispirato. Un modo nuovo e stimolante per riscoprire un poeta tutto ancora da decifrare.

A teatro Massimiliano Vado alterna a teatro testi classici e moderni. Le sue collaborazioni più ampie sono ad esempio con Roberto Guicciardini, di cui è primo attore (nella parte di Tito Belcredi nell'Enrico IV di Pirandello e poi quella di Iago nell'Otello shakespeariano) o con Giuseppe Patroni Griffi (di cui è anche collaboratore e traduttore). In televisione ha lavorato in Distretto di Polizia,  R.I.S.-Delitti imperfetti, Sposami e Il Restauratore. Da novembre 2009 è entrato a far parte del cast ricorrente della soap opera CentoVetrine. Sotto la regia di Marco Maltauro è stato tra l'altro protagonista nel film Faust Chi e ha partecipato a Goethe OFF, entrambi prodotti dalla Casa di Goethe nel 2009.

Alex Pascoli, già parente del Sommo Poeta Giovanni, dopo spettacoli teatrali su Shakespeare, Beckett, Pasolini e altri, incontra il grande maestro Giancarlo Sepe.
Alterna il teatro con il cinema, con collaborazioni che vanno da Flavio Bucci, Ugo Dighero a Valentina Carnelutti, e per la Fiction con L'Ispettore Coliandro,Un Medico in Famiglia, I Cesaroni,oltre al doppiaggio e attività radiofonica.
E' stato August von Goethe nello spettacolo teatrale Goethe OFF sotto la regia di M. Maltauro (Casa di Goethe, 2009)

La nascita delle litografie esposte nella Casa di Goethe si deve alle attività del celebre editore e mercante d'arte berlinese  Paul Cassirer (1871-1926). L'illustrazione artistica di altissimo livello di libri e riviste era la sua grande passione. Nel 1924 diede vita al progetto di una serie di cartelle di artisti contemporanei dedicate alle poesie di Goethe.

Max Liebermann (1847-1935) e Ernst Barlach (1870-1938) erano gli autori delle prime due cartelle, poi Casssirer coinvolse Hans Meid (1883-1957) e Karl Walser (1877-1943). Dovevano seguire anche Max Slevogt, Oskar Kokoschka e Erich Heckel, ma il suicidio dell'editore pose fine alla continuazione del progetto.

Le quattro cartelle (complessivamente 104 litografie a matite dedicate a 49 poesie goethiane) raccontano l'approccio diverso di ogni artista. La scelta delle poesie fu lasciata ai singoli artisti, sebbene ogni poesia dovesse comparire una sola volta nell'intera edizione.
Liebermann si fece ispirare dall'atmosfera delle ballate di Goethe: la sua  interpretazione del Pescatore diventa così una delicata storia d'amore.
Barlach invece lavorò sulle poesie che raccontano sofferenze e paure umane. Ne suoi Re degli Elfi e nell'Apprendista stregone riesce a trasportare questi sentimenti.
L''interpretazione di Meid, molto fedele al testo goethiano, si concentra sulle poesie d'amore e la lirica della natura.
Le litografie di Walser, realizzate con pochi tratti, avvolte burleschi, sono dedicate ai Lieder e le posie elegiache, e dimostrano gli influssi dell'arte francese.
Le cartelle furono pubblicate da Paul Cassirer in un'edizione unica di 100 esemplari numerati e rappresentano il suo ultimo, importante progetto editoriale. Sono da annoverarsi tra i capolavori dell'arte libraria dell'impressionismo.

Uno splendido  progetto che, attraverso la perfetta fusione di immagini e parole, conduce lo spettatore, mediante l'utilizzo del sensoriale auditivo e visivo, al gusto dell'"'arte", intesa nel senso più globale del termine.
Assolutamente consigliato.
Gianpaolo Costantino

Disclaimer

Protected by Copyscape


Il CorrieredelWeb.it è un periodico telematico nato sul finire dell’Anno Duemila su iniziativa di Andrea Pietrarota, sociologo della comunicazione, public reporter e giornalista pubblicista, insignito dell’onorificenza del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.

Il magazine non ha fini di lucro e i contenuti vengono prodotti al di fuori delle tradizionali Industrie dell'Editoria o dell'Intrattenimento, coinvolgendo ogni settore della Società dell'Informazione, fino a giungere agli stessi utilizzatori di Internet, che così divengono contemporaneamente produttori e fruitori delle informazioni diffuse in Rete.

Da qui l’ambizione ad essere una piena espressione dell'Art. 21 della Costituzione Italiana.

Il CorrieredelWeb.it oggi è un allegato della Testata Registrata AlternativaSostenibile.it iscritta al n. 1088 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce il 15/04/2011 (Direttore Responsabile: Andrea Pietrarota).

Tuttavia, non avendo una periodicità predefinita non è da considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 07/03/2001.

L’autore non ha alcuna responsabilità per quanto riguarda qualità e correttezza dei contenuti inseriti da terze persone, ma si riserva la facoltà di rimuovere prontamente contenuti protetti da copyright o ritenuti offensivi, lesivi o contrari al buon costume.

Le immagini e foto pubblicate sono in larga parte strettamente collegate agli argomenti e alle istituzioni o imprese di cui si scrive.

Alcune fotografie possono provenire da Internet, e quindi essere state valutate di pubblico dominio.

Eventuali detentori di diritti d'autore non avranno che da segnalarlo via email alla redazione, che provvederà all'immediata rimozione oppure alla citazione della fonte, a seconda di quanto richiesto.

Per contattare la redazione basta scrivere un messaggio nell'apposito modulo di contatto, posizionato in fondo a questa pagina.

Modulo di contatto

Nome

Email *

Messaggio *