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Cinema e Teatro

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giovedì 29 settembre 2016

Arriva al cinema "BOTTICELLI. INFERNO": solo dal 7 al 9 novembre nelle sale italiane un viaggio alla scoperta della mappa dell'Inferno di Dante realizzata da Sandro Botticelli



A un anno dal successo di Firenze e gli Uffizi 3D
il Rinascimento torna al cinema per svelare il suo lato oscuro

BOTTICELLI. INFERNO
7, 8, 9 NOVEMBRE 2016

Un viaggio nel sottosopra attraverso i 9 cerchi dell'Inferno per svelare i segreti dell'opera che ha fatto impazzire Dan Brown e Ron Howard
tra gli Uffizi di Firenze, i depositi del Vaticano, Londra, Berlino e Lennoxlove House in Scozia



Lasciate ogne speranza, voi ch' intrate
Dante, Divina Commedia, Canto III


Ci sono opere d'arte che nascondono storie più appassionanti, coinvolgenti e ammalianti dei thriller che hanno scalato le classifiche mondiali.

Quando poi alcune di esse uniscono la mano di uno dei Maestri indiscussi del Rinascimento, Sandro Botticelli, e gli oscuri gironi dell'Inferno di Dante, il risultato è una trama fatta di peccati capitali, indagini scrupolose, depositi inaccessibili, enigmi che paiono senza soluzione.

A distanza di secoli l'opera di Botticelli continua a coinvolgere ed emozionare. I suoi quadri più celebri portano nei musei e nelle mostre di tutto il mondo migliaia e migliaia di visitatori ogni anno.

Tuttavia uno dei suoi disegni più intimi e misteriosi - forse uno dei più importanti per comprenderlo nel profondo- è rimasto a lungo chiuso nei depositi climatizzati del Vaticano. Si tratta del  disegno che Botticelli dedicò all'Inferno di Dante e che diventa oggi protagonista di un film documentario originale, appassionato e coinvolgente.

Botticelli. Inferno di Ralph Loop sarà nelle sale italiane dal 7 al 9 novembre (elenco a breve su www.nexodigital.it)  nell'ambito del progetto della Grande Arte al Cinema, a sole poche settimane dall'uscita del film di Ron Howard tratto da "Inferno" di Dan Brown.

Per secoli, la mappa dell'Inferno è rimasta chiusa nei depositi Vaticani. Ma cosa spinse il maestro fiorentino - che tutti noi conosciamo grazie alla "Nascita di Venere" e alla "Primavera" degli Uffizi- a disegnare l'inferno dipinto da Dante? Qual è il segreto di questa straordinaria opera d'arte? E in che modo rivela il lato oscuro e meno noto di Botticelli?

Botticelli. Inferno trasporterà gli spettatori in un altro mondo: un viaggio nel sottosopra attraverso i nove livelli dell'inferno. Proprio come nell'opera di Dante, infatti, solo attraversando Inferno e Purgatorio si potrà giungere al Paradiso e uscire "a riveder le stelle".

Botticelli fece rivivere le descrizioni dantesche in un totale di 102 disegni minuziosi. Il fulcro dell'opera è proprio la "Mappa dell'Inferno": una sorta di guida attraverso l'inferno con tutti i suoi vari livelli. Un lavoro affascinante e allo stesso tempo efferato su peccatori e contrappassi, incubi e punizioni. Ma cosa ci racconta oggi questa immagine oscura? Quanto svela di quel lato più inquieto e mistico di Botticelli e quanto parla alle nostre anime moderne?

Scrittore e regista Ralph Loop ha creato un film che si rivela un viaggio sontuoso in luoghi spesso inesplorati per avvicinarci all'uomo Botticelli e al suo lavoro. Le riprese sono state realizzate in Vaticano, a Firenze, Londra, Berlino e in Scozia durante l'estate del 2016. Proprio in occasione del film, la "Mappa dell'Inferno" è stata digitalizzata con uno scanner ad altissima definizione che ha portato a luce dettagli fino a quel momento invisibili ad occhio nudo.

La co-produzione tedesco-italiana di "Botticelli Inferno", a cura di TV Plus, Medea Film e Nexo Digital, uscirà nelle sale italiane il 7-8-9-novembre 2016. La distribuzione sarà a cura di Nexo Digital in collaborazione con Sky Arte HD e MYmovies.it



Al Palladium l'anteprima della nuova stagione con FEDRA ‘NCORA, 2016 di Sylvano Bussotti (30 settembre)

http://img.musvc1.net/static/158/documenti/1/List%20Documents/locandina%20Fedra%20'ncora%202016.jpg 
Teatro Palladium – Università Roma Tre

FEDRA ‘NCORA, 2016 
di Sylvano Bussotti e Sandra Fuciarelli

con Grazia Galante (Fedra)
e Hideiko Hinohara (pianoforte)


e con gli allievi dell’Accademia Nazionale di Danza:
Francesco Cipriani e Francesco Consalvo, Arianna Guido Rizzo e Margherita Costantini, Giacomo Galfo, Silvia Legato e Annarita Fadda, rispettivamente primo e secondo cast nei ruoli di Ippolito, Pasifae/Nutrice, Teseo, Arianna.

Letture di Sylvano Bussotti di testi tratti dalla sua traduzione da Phèdre di Jean Racine (registrazione del 1994)

Musica di Sylvano Bussotti
Coreografia di Sandra Fuciarelli

Assistenti alla coreografia: Silvia Autorino, Sonia Daniele
Luci: Stefano Pirandello
Consulenza artistica: Rocco Quaglia

Venerdì 30 settembre 2016 - ore 21,00

Teatro Palladium – Università Roma Tre
Piazza Bartolomeo Romano 8, Roma

Oltre la voragine, se salto, un sole che colpisce di luce accecante la città immaginaria che c’è. Tra un paio di pagine Fedra rimane sola.(…). Nessuna pietà di scrittura per l’eccesso del ruolo che richiede, insaziato, ogni eccesso,  e che ogni eccesso consumerà. 
Sylvano Bussotti, I miei Teatri.

Nell’ambito della nuova stagione del Teatro Palladium – Università Roma Tre, verrà presentato venerdì 30 settembre alle ore 21,00 FEDRA ‘NCORA, 2016 una rivisitazione originale del mito di Fedra attraverso la musica, il gesto danzato, la parola. 

L’impianto registico, basato sulla musica del Maestro Sylvano Bussotti e su parti della sua traduzione italiana da Phèdre di Jean Racine, si sviluppa attorno alla coreografia di Sandra Fuciarelli, anche protagonista dal 1992 al 1994. 

A più di venti anni dall’ultima esecuzione, l’attuale versione si modella attorno alle caratteristiche interpretative della nuova Fedra, la danzatrice ospite Grazia Galante, già étoile della Compagnia di Maurice Béjart, e degli allievi dei corsi superiori dell’Accademia Nazionale di Danza. L’esecuzione musicale è affidata a Hidehiko Hinohara, pianista e compositore, tra i maggiori conoscitori e interpreti dell’opera bussottiana. 

In molte sezioni si è mantenuta la voce registrata del Maestro Sylvano Bussotti, che nello spettacolo ricopriva il ruolo di lettore, così da conservare l’unitaria musicalità dello spettacolo.

FEDRA ‘NCORA, 2016 fa parte del Convegno “I Teatri di Sylvano Bussotti: BussottiOperaBallet (29 settembre – 1° ottobre 2016)” a cura di Daniela Tortora
Si ringrazia la prof.ssa Lilli Cascio dell’Accademia Nazionale di Danza per la collaborazione ai costumi e Enrica Dorna per il contributo alla realizzazione dello spettacolo.


SYLVANO BUSSOTTI
Sylvano Bussotti (Firenze, 1 ottobre 1931) è uno dei più grandi compositori del XX e XXI secolo. 
Artista completo, è anche Interprete, Pittore, Letterato, Scenografo, Regista, Costumista, Attore.
Dopo gli studi a Firenze con Margherita Castellani, Roberto Lupi e Luigi Dallapiccola, si trasferisce a Parigi e poi in Germania, segue i corsi di Max Deutcsh e incontra Pierre Boulez, Heinz-Klaus Metzger,  John Cage.


http://img.musvc1.net/static/158/documenti/1/List%20Documents/foto%20di%20Sylvano%20Bussotti%20foto%20di%20Franco%20Morini.JPGInizia in Germania, nel 1958, l’attività pubblica, con l’esecuzione delle sue musiche da parte del pianista David Tudor, seguita dalla presentazione a Parigi di brani eseguiti da Cathy Berberian sotto la direzione di Pierre Boulez. 
Segue una lunga e importante carriera internazionale sia come compositore che come artista visivo, regista,letterato. 
L’insieme della sua opera ha segnato la storia delle arti contemporanee.
Ha pubblicato con L’Universal Edition, Moeck, Bruzzichelli e, dal 1956 con Casa Ricordi.
Ha ricevuto Premi dalla SIMC, Biennale di Venezia, Premio “Toscani d’Oggi”, Premio Positano.
È stato docente di storia del teatro musicale all’Accademia di Belle Arti a L’Aquila, di composizione e analisi alla Scuola di Musica di Fiesole e direttore della sezione Musica alla Biennale di Venezia dal 1987 al 1991. 
Nel 1984 fonda a Genazzano, con la collaborazione del danzatore e coreografo Rocco Quaglia, il BUSSOTTIOPERABALLET, B.O.B., che allestisce concerti, spettacoli, mostre d’arte e manifestazioni di ampio respiro internazionale.
Sylvano Bussotti è Accademico dell’Accademia Filarmonica Romana, Accademico di S. Cecilia, Cavaliere dell’ordine di Mark Twain, Cavaliere di Micky Mouse, Cittadino Onorario della Città di Palermo, Commandeur de l’Ordre des Art et des Lettres dello Stato Francese, Premio Presidente della Repubblica Italiana 2014.

SANDRA FUCIARELLI
Performer, coreografa, ha svolto i suoi studi e un’intensa attività professionale in Italia, Francia e a New York. 
Dal 1991 il suo incontro con il Maestro Sylvano Bussotti ha dato origine a lavori come  Fedra ‘ncora, Studia Sempre, Rara (dolce), Aussi Satie, In Memoriam, Autotono, Bartók-Busoni, Solo el misterio, La curva dell’amore, I Ventiquattro e alle serate “BussottiOperaBallet in Accademia” e “Bussotti Ottanta”. 
È docente di  ruolo di Composizione della Danza nell’Accademia Nazionale di Danza dal 1989.

GRAZIA GALANTE
Maurice Béjart dice di lei: “Per me ogni persona è unica, ma Grazia Galante è ancora più unica degli altri. L’ho scoperta all’Accademia di Danza di Roma e l’ho portata con me alla mia scuola Mudra di Bruxelles. 
Qui  Grazia ha fatto talmente tanti progressi ed è maturata così tanto da farmi quasi paura: vedo in lei tutto il candore e la passione della giovinezza e nello stesso tempo una conoscenza del teatro che va al di la della coreografia, una scienza della scena, dello sguardo, del movimento, un’interiorità drammatica che sono veramente affascinanti. 
Non parlo molto con  lei, non le spiego molte cose ma in uno sguardo e in uno sfiorarsi delle mani c’è un contenuto molto profondo. 
Grazia ha la forza e l’innocenza di un’eroina italiana.”
     
HIDEHIKO    HINOHARA
Compositore-pianista giapponese, per ventiquattro anni vive studia e lavora in Italia. Pianoforte principale alle prime rappresentazioni di «Tieste» e di «Silvano Sylvano» di Sylvano Bussotti. 
La sua «Mizu no Wo (Water Memories)», scritta per l’attrice noh Ryoko Aoki, viene messa in scena a Strasburgo e a Tokyo.
Nell’ambito del festeggiamento dei 150 anni delle relazione Italia-Giappone, presenterà in ottobre uno spettacolo «Favola di verdure» presso il Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza.

 

TEATRO PALLADIUM
Piazza Bartolomeo Romano 8, Roma
30 settembre 2016 - ore 21,00
Biglietti 10€ int. / 5€ rid.
Contatti:
+39 327 2463456  -  biglietteria.palladium@uniroma3.it
Orario biglietteria 10:00-14:00 / 17:00 - 21:30 

C.A.R.M.A.@doctorclip, 30_sett_16, Teatro Villa Torlonia, rassegna videoarte & performance intermediale di E.T.E.R.E. Project

C.A.R.M.A. - Centro d'Arti e Ricerche Multimediali Applicate
nell'ambito di DOCTORCLIP - ROMA POETRY FILM FESTIVAL - VII EDIZIONE
presenta
rassegna di videoarte & "free improvisation intermediale" di E.T.E.R.E. Project
venerdì 30 settembre 2016
20:00 - 22:00
Teatro di Villa Torlonia, Roma
Ingresso libero



Venerdì 30 settembre, nello splendido scenario del Teatro di Villa Torlonia, C.A.R.M.A. - Centro d'Arti e Ricerche Multimediali Applicate presenterà, nell'ambito di doctorclip - Roma Poetry Film Festival, una selezione di opere di videoarte e la "free improvisation intermediale" di E.T.E.R.E. Project.

Per la sua settima edizione doctorclip torna, il 29 e il 30 settembre, con un fitto programma di proiezioni, incontri, presentazioni, performance all'insegna dell'intermedialità: due giorni per esplorare la videopoesia nelle sue declinazioni e nelle sue derive.

Per l'occasione C.A.R.M.A. è stato invitato a presentare una rassegna di opere audiovisive di ricerca provenienti dal proprio archivio. 

La selezione, a cura di Veronica D'Auria, mostra attraverso una moltitudine di linguaggi audiovisivi le relazione e le sperimentazioni formali e concettuali con la verbalità, nella sua trasmissione visiva e sonora. 

La parola si fa immagine e voce, diviene segno e suono, punto di partenza per viaggi poetici intermediali in cui significato e significante si compenetrano e creano nuovi immaginari.
A concludere l'evento la performance di free improvisation intermediale pensata ad hoc da E.T.E.R.E. Project (Lino Stangis, Roberto Liberati, Giovanni Paris per la regia di Lino Strangis)

Trans-material essence è "un modulo minimo, in epoca digitale, dell'opera Totale" (L. Strangis) "che interpreta in forma poetronica e performativa il naturale processo di trasformazione biologica dei corpi e dei linguaggi, mettendo in scena una coreografia in cui i caratteri che formano le parole, normalmente fermi sul foglio, rompono le righe e si lanciano in una danza. 

Una sequenza di due frasi da una lettera di Rimbaud diviene pre-testo scenico e allo stesso tempo partitura video per i performer sonori.
Un sogno di mutazione del corpo e del senso della parola scritta e parlata."

doctorclip – Roma Poetry Film Festival, realizzato nell'ambito di Romapoesia Festival della Parola 2016, con il contributo della Regione Lazio - Assessorato Cultura e Politiche Giovanili e di Roma Capitale in collaborazione con la SIAE, e inserito nell'edizione 2016 dell'ESTATE ROMANA: "Roma, una Cultura Capitale", è il primo festival italiano dedicato alla videopoesia o Poetry Film.

PROGRAMMA
GIOVEDI' 29 SETTEMBRE


ore 18.00 – 19.30
2005-2015: dieci anni di doctorclip
Presentazione del Doctorclip Award e proiezioni dei vincitori delle ultime edizioni.
Con Elisa Cuciniello.

ore 20.00 – 22.00
Focus on "Art Visuals & Poetry Film Festival": i vincitori delle passate edizioni.
Incontro con Sigrun Höllrigl, direttrice artistica del Festival.


VENERDI' 30 SETTEMBRE

ore 18.00 – 19.30

Valentino Catricalà, Tra cinema e media, storie parallele dell'audiovisivo.
Walter Paradiso, Grafie del video.

Proiezione di SqueeZangeZaum di Gianni Toti
Su concessione de La Casa Totiana e di POETRONICART, start-up innovativa finalizzata alla ricerca, allo sviluppo ed alla diffusione di nuovi modelli di valorizzazione di progetti culturali.

ore 20.00 – 22.00
Focus on "C.A.R.M.A.": presentazione dell'Archivio e proiezione di poetry film (Elisabetta Di Sopra, Igor Imhoff, Maria Korporal, Roberto Liberati, Pinina Podestà, Rebecca Ruige Xu, Lino Strangis).
A cura di Veronica D'Auria.

Trans-material essence Free improvisation intermediale di E.T.E.R.E. Project.


Ingresso libero


INFO e CONTATTI
C.A.R.M.A.: http://asscarma.wix.com/carma veronica.dauria@gmail.com +39 349 2304021
DOCTORCLIP: www.doctorclip.org info@doctorclip.org +39.328.1532362
TEATRO DI VILLA TORLONIA
Via Lazzaro Spallanzani 1, Roma - www.teatrodivillatorlonia.it 


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30/09 AL VIA LA STAGIONE 16/17 DI OPERALOMBARDIA

OPERA LOMBARDIA 
STAGIONE 2016/2017 
OPERA E PROSA, LIRICA PARTECIPATA E OPERA CONTEMPORANEA, L'OPERA IN LOMBARDIA COME NON SI È MAI VISTA. 


Il rinnovato circuito che raggruppa sotto il brand OperaLombardia  ed un unico grande cartellone d'opera i 5 teatri di tradizione della Lombardia (Fondazione Donizetti di Bergamo, Teatro Grande di Brescia, Teatro Sociale di Como, Teatro Ponchielli di Cremona e Teatro Fraschini di Pavia) mette in scena 5 opere liriche che saranno in tour dal 30 settembre 2016 al 22 gennaio 2017, nelle città della rete lombarda, con alcuni appuntamenti anche a Modena e Reggio Emilia. 

Il tavolo artistico di OperaLombardia programma una stagione ricca di progetti con regie innovative e di altissimo livello, una nuova possibilità di far vivere l'opera lirica, anche grazie al contributo della Regione Lombardia ed al sostegno di Fondazione Cariplo.


IL TEATRO, LA CASA DI TUTTI E PER TUTTI

Rinnovare la missione del teatro e dell'opera lirica creando un legame vivo ed autentico con il pubblico grazie alla partecipazione, questo è l'obiettivo di OperaLombardia

Il Teatro è il luogo dove rifugiarsi e riposare, ma anche dove riflettere ed emozionarsi. 
Creare un legame vivo ed autentico tra le persone, permette di ristabilire un contatto con la comunità di cui il Teatro fa parte. 

La  partecipazione attiva al fare cultura,  crea una consapevolezza sociale più ampia, abbatte le barriere tra palcoscenico e pubblico, inverte i ruoli, li confonde fino a creare un'unica grande comunità.

Il Teatro è la casa di tutti e per tutti.

2016/2017, UNA STAGIONE INNOVATIVA

Tante le novità di stagione tra le quali un particolare connubio tra opera e prosa, unite dalla prestigiosa regia della storica 'coppia' Ferdinando Bruni e Elio de Capitani e una versione 'partecipata' dell'opera di Mozart Così fan tutte, affidata all'esuberante e carismatico regista Francesco Micheli, con la doppia direzione di Gianluca Capuano e Francesco Pasqualetti. 

Lo spettacolo include la partecipazione di giovanissimi amatori o curiosi del teatro, che avranno la possibilità di sperimentarsi con il mondo della lirica direttamente dal palco. 

Un'anticipazione sulla stagione 2017/2018, già in lavorazione, segnala l'opera contemporanea  Ettore Majorana. Cronaca di infinite scomparse, selezionata da Opera Oggi, il concorso Europeo per una Nuova Opera.

La stagione di OperaLombardia aprirà il 30 settembre al Teatro Grande di Brescia con Turandot, la cui regia è affidata a Giuseppe Frigeni, allievo di Bob Wilson, Luca Ronconi, Peter Stein, invitato per la prima volta nei teatri lombardi. 

Il 6 ottobre debutta al Teatro Sociale di Como l'opera mozartiana Così fan tutte, in un'inedita versione partecipata affidata al regista Francesco Micheli e ai Maestri Gianluca Capuano e Francesco Pasqualetti, in cui gli artisti sono affiancati da 40 ragazzi non professionisti (diversi in ognuna delle città toccate dalla produzione di OperaLombardia) che per mesi hanno seguito un laboratorio teatrale con Eleonora Moro. 

Nella scuola degli amanti, l'amore cambia le carte in gioco, inverte i ruoli, scambia gli abiti e trasforma i giochi…

Seguirà il 7 ottobre al Teatro Ponchielli di Cremona,  l'intrigante progetto A Midsummer Night's Dream, opera di rara bellezza e perfezione, composta da Benjamin Britten, poco frequentata dai cartelloni italiani, allestita da OperaLombardia con la direzione del Maestro Francesco Cilluffo.   

L'originalità del progetto a doppio filo consiste nell'alternare il titolo operistico (regia di Ferdinando Bruni e Elio de Capitani) alla corrispondente pièce teatrale di William Shakespeare Sogno di una notte di mezza estate (regia di Elio de Capitani). 

Il 4 novembre è la volta del nuovo allestimento de La traviata in una produzione firmata da Alice Rohrwacher, la cineasta italiana classe 1981, che nel 2014 ha vinto il Grand Prix Speciale della Giuria al Festival di Cannes con il suo secondo film Le meraviglie: una sfida ambiziosa e intrigante, quella di OperaLombardia e della Fondazione I Teatri di Reggio Emilia (con cui nasce il progetto), di far debuttare la regista cinematografica sul palcoscenico lirico con un titolo del grande repertorio verdiano.

Una traviata capricciosa, iconica, che sicuramente affascinerà il pubblico lombardo. A guidare la prestigiosa compagnia di canto, il giovane direttore Francesco Lanzillotta.

L'ultimo debutto, il 18 novembre, è al Teatro Fraschini di Pavia con Il Turco in Italia e la frizzante regia di Alfonso Antoniozzi (che si trasforma da cantante in regista) e la direzione di Christopher Franklin.


Info: www.operalombardia.it


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martedì 27 settembre 2016

Astragali TEATRO: il 10 ottobre riparte LA SCUOLA DEGLI ATTORI


RIPARTE LA SCUOLA DEGLI ATTORI
2016/2017

Si avvia ad ottobre il nuovo anno di formazione teatrale per attori di Astragali Teatro, che da oltre trent’anni svolge la sua attività nel Salento e all’estero.

Lunedì 10 ottobre alle 17:00 presso il Teatro Paisiello Fabio Tolledi, regista della compagnia, presenterà il percorso di formazione, mentre martedì 11 e mercoledì 12 ottobre si terranno le selezioni per accedere alla scuola. 

Al termine dell’anno di formazione verranno selezionate due persone per entrare a far parte del gruppo degli attori della compagnia.

Aperto ad un massimo di 20 partecipanti dai 18 ai 26 anni, quest’anno il corso si terrà ogni lunedì e giovedì dalle 16:00 alle 18:00 e sarà articolato in diverse attività, tutte finalizzate alla conoscenza del  lavoro dell’attore:  corpo e voce saranno al centro delle varie fasi del training che porteranno i partecipanti ad acquisire la presenza dello stare in scena e  la piena padronanza delle tecniche utilizzate.

Respiro, canto, lavoro sui risuonatori, movimenti strutturati nello spazio, lavoro sul ritmo, creazione di un’azione, lavoro sul testo sono gli elementi che verranno sviluppati durante il corso. Non è richiesta un’esperienza passata, solo tanto desiderio di apprendere un’arte antica, che nel tempo si è trasformata e si è aperta a nuovi modi di concepire l’evento teatrale.

Il corso sarà pratico e teorico e si nutrirà del ricco archivio di materiali a disposizione dei partecipanti.

I docenti del corso saranno Fabio Tolledi,  direttore artistico e regista della compagnia Astragali Teatro, che ha realizzato spettacoli, progetti artistici, conferenze in circa 30 paesi  nel mondo, le attrici Roberta Quarta e Lenia Gadaleta,  con oltre vent’anni di esperienza nazionale e internazionale in ambito teatrale, la prima  specializzata nel lavoro con la voce e il suono, la seconda nel training fisico e nel lavoro sul respiro.

Per informazioni 0832.306194 - 3209168440 oppure teatro@astragali.org


CHI E’ ASTRAGALI TEATRO
Nel nome Astràgali ricorda un gioco divinatorio, il gioco dei dadi con cui i greci interrogavano il futuro e il tempo, ma anche i dadi di cui parla Eraclito, di cui parlano i filosofi, di cui narra Dioniso. E gli ossi dei calcagni degli agnelli con cui gli antichi giocavano, e che poi nella lingua madre salentina sono diventati tuddhi. 

Astragali nasce nel 1981 a Lecce per fare teatro, per formare attori, per dare vita ad uno spazio di circolazione dei discorsi e delle pratiche, per elaborare progettualità, per tessere trame e relazioni. Dal 1985 è riconosciuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali come compagnia teatrale d'innovazione. 

Dal 2012 è sede del Centro Italiano dell’International Theatre Institute dell’UNESCO. E' membro della Anna Lindh Euro-Mediterranean Foundation for the Dialogue between Cultures. 
 
Uno spazio teatrale, come spesso raccontano le leggende dei teatri, è soprattutto una sorta di stazione in terraferma dove molti arrivano, molti partono, qualcuno resta. 

Il primo progetto di Astràgali, realizzato nel 1984, si chiama “Rito Tragedia Rito” ed è un percorso circolare di interrogazione sul teatro e le sue pratiche, che riesce a fare arrivare in questo lembo di Puglia l'esperienza indiana di Sanjukta Panigrahi e Ragunath Panigrahi, l'Opera dei Pupi di Palermo, l'équipe “L'Avventura” di Jerzy Grotowski, studiosi del teatro di tutto il mondo, critici teatrali, osservatori. Da allora Astràgali è stato soprattutto questo. 

Un luogo della ricerca teatrale, con un versante produttivo originale, che, con l'arrivo nel 1992 di Fabio Tolledi, scrittore, poeta, drammaturgo, si è particolarmente declinato sul versante del teatro poesia, un luogo vivo al centro della città, dove incrociare discorsi, esperienze, saperi. 

Amiamo la pratica del bordo, dice Fabio Tolledi, l'unica oltretutto che possa riuscire a fare parlare le molte voci della postmodernità. E ancora: Per noi il teatro è quello spazio dove il lavoro dell'attore può incontrare lo sguardo dello spettatore, una pratica di conoscenza.

Un luogo possibile di incontro dei pensieri, e, sul versante teatrale, la scommessa mai sopita di un teatro vivo, sfida che ha portato Astràgali a visitare teatralmente, e praticamente da pionieri, alcuni degli spazi architettonici più affascinanti o desueti o dimenticati del Salento e ad aprirsi ad una pratica sincretica di scambi e di incroci culturali, soprattutto con i paesi dell'area del Mediterraneo. 

Astràgali lancia la sfida di un nuovo percorso, dove il rigore della ricerca viene premiato. Un percorso che vede Astràgali costruire, tassello dopo tassello, una nuova pratica di rete culturale internazionale, soprattutto nell'area Euro-Mediterranea assieme ad artisti, teatri, studiosi, musicisti, ricercatori.

Fra gli spettacoli realizzati in questi anni, per la regia di Fabio Tolledi, possiamo citare: Ali- questo corpo, questo fuoco, La Betissa (da un poema di Antonio Verri), Mistero Buffo (Schizzo Majakowskij), Nos - l'architettura degli amanti, Q - il cantico dei cantici per lingua madre, Le Vie dei Canti, Porca Miseria- le comiche storie del tragico sud,  Antigone-anatomia della resistenza dell’amore, Doni di guerra,  Ulysses’ gramophone- the Wake, Persae, Noi, emigranti, Lysistrata-primo studio sull’oscenità del potere, Divenire animale, Metamorfosi.

Fra i numerosi eventi ricordiamo La Notte dei Poeti, Scene del desiderio, Tamburi e coltelli, Le Terre di Mezzo e i due progetti pilota realizzati per conto del Ministero degli Affari Sociali e dal Ministero della Pubblica Istruzione: I giardini delle meraviglie e Progetto in viaggio

Un'esperienza molto importante, quest'ultima, che ci ha consentito di lavorare con un gruppo di giovani kosovari, albanesi e curdi e che ha avuto come ulteriore esito la traduzione da parte di Roberta Quarta e Fabio Tolledi del libro di Shkelzën Maliqi Kosovo- alle radici del conflitto (Besa editore).

Nel 2003-04 compie un percorso tra le culture che attraversano il Mediterraneo, assieme a partner di Italia, Grecia, Cipro, Spagna, nel progetto Sulle tracce di Dioniso- i porti del mediterraneo

Dal lavoro comune fatto nel corso di questi progetti con artisti, musicisti, attori è nato lo spettacolo Antigone- anatomia della resistenza dell'amore, per la regia di Fabio Tolledi, che partendo dal testo di Sofocle, e intrecciando altri testi contemporanei come La tomba di Antigone di Maria Zambrano, si interroga sul destino dell'uomo e sulla possibilità ineludibile di un atto amoroso di rivolta. 

Il lavoro realizzato a Cipro segna un'altra tappa fondamentale nel nostro percorso di ricerca artistica nel Mediterraneo. 

Il laboratorio, svolto con un gruppo di attori e attrici, che avevano vissuto l'esperienza drammatica della guerra, segna ancora maggiormente il nostro lavoro nella direzione di un impegno concreto sulle realtà del conflitto nel Mediterraneo.

L’interrogazione sulla contemporaneità porta, inoltre, la nostra compagnia ad affrontare questioni cruciali connesse ai conflitti, alla migrazione, alle frontiere politiche e sociali che dividono forzatamente i popoli. 

Attraverso numerosi progetti internazionali (molti dei quali sostenuti dall’Unione Europea), tra cui Il corpo dell’arte,Teatri di guerra- pratiche di pace, War gifts, Persae, Le rotte di Ulisse- per una critica della violenza, Front-frontier, Roads and desires-theatre overcomes conflict, H.O.S.T.- Hospitality Otherness Society Theatre, Stories of stars and acrobats, WALLS-Separate Worlds, Astragali unisce la pratica del teatro a quella di una interrogazione reale del presente, attraverso azioni teatrali che si misurano con urgenze sociali e politiche, e che portano la compagnia in molti paesi europei, extra-europei e in zone di conflitto, tra cui Grecia, Cipro, Francia, Spagna, Germania, Belgio, Repubblica Ceca, Albania, Turchia, Palestina, Siria, Giordania, Iraq, Tunisia, Brasile, Cina.  
 
Il percorso teatrale e culturale di Astragali continua  anche ad innervarsi nel territorio attraverso la partecipazione alla rete di residenze teatrali Teatri abitati, con la residenza realizzata, in collaborazione con il Comune di Lecce, presso il Teatro Paisiello. 
 
 
 
Lunedì 10 ottobre ore 17:00 c/o Teatro Paisiello via G. Palmieri (Le) – Presentazione (Ingresso gratuito)
Martedì 11 e mercoledì 12 ore 09:00 – Selezioni (Ingresso gratuito)

Orari della scuola: da lunedì 17 ottobre ogni lunedì e giovedì dalle 16:00 alle 18:00
IN SEDE via G. Candido, 23 – Lecce

TEATRO QUIRINO: 'Mi chiamo Lina Sastri" Spettacolo in musica e parole in sette quadri a Roma, dal 4 al 9 ottobre 2016

Ente teatro Cronaca Vesuvio Teatro

LINA SASTRI

Mi chiamo Lina Sastri

spettacolo in musica e parole in sette quadri

scritto e diretto da Lina Sastri
idea scenica e disegno luci Alessandro Kokocinski
direzione musicale e arrangiamenti Maurizio Pica
con 

Filippo D'Allio, chitarra 
Gennaro Desiderio, violino
Salvatore Minale, percussioni
Gianni Minale, fiati 

Pino Tafuto, piano 
Antonello Buonocore, contrabbasso

Il titolo trae spunto dalla risposta che l’amata artista partenopea è costretta a dare a chi, ancora oggi, le chiede come si chiama, ricordando di lei la voce e il volto ma non il nome.

Dopo un’intensa stagione dedicata alla prosa, Lina Sastri torna felicemente alla musica. Con lei 6 musicisti che da sempre la accompagnano nel suo viaggio artistico. 


La musica è quella della sua terra, Napoli vecchia e nuova, cantata alla sua maniera, a volte con un solo strumento, a volte con una festa di suoni, seguendo l’essenza interpretativa che il testo e le note – insieme allo spazio del tempo e del luogo in cui la esegue – le suggeriscono. 

Le parole sono suoi “pensieri all'improvviso”, poesie, monologhi, immagini e una sola citazione di teatro di tradizione che, insieme alla musica che mai tace e che si snoda, diventa teatro. Un racconto sul filo delle emozioni, della bellezza e dell’arte che, in Napoli, trova ispirazione e complemento.
Note di regia
Verso la musica, verso il mare, verso il miracolo della vita e della rinascita...

Con i sogni spezzati sulle spalle e con le stelle in mano. E il cuore che sorride spalancato, spezzato. Ma palpitante. Quando sento le lacrime so che ancora sono viva!

Tributo all'anima femminile, all'amore, alla solitudine, alla ferita, alla sconfitta, alla rinascita, alla speranza, al coraggio.

Penso e scrivo per immagini, e, in questo spettacolo, ulteriore tappa del mio percorso di teatro musica, il racconto è come sempre onirico, poetico, istintivo: dalla strada alla memoria e all'amore, dal mare, al cielo e a chi lo abita, alla terra nostra e a chi viene e a chi va, dalle ferite alla consolazione, fino alla rinascita e alla speranza.

Ritorno con gioia ad avvalermi del magico apporto delle scene e delle luci del maestro Alessandro Kokocinski e della direzione musicale e arrangiamenti del maestro Maurizio Pica. Con me in scena, i musicisti che mi accompagnano da anni con il loro fondamentale apporto e.. qualche sorpresa che come sempre riservo a me stessa e al pubblico.

Il seme, gettato in questo spettacolo, è nuovo, e mescola la musica di tradizione a quella del presente, ma senza fratture, in continuità musicale, armonica ed emotiva.

Le parole sono mie, quasi sempre in versi, ma necessaria arriva la citazione del teatro di tradizione che ho avuto la fortuna e il privilegio di vivere e conoscere.

Ecco, questa sono io, ora... e mi chiamo Lina Sastri.

Lina Sastri

Dal 4 al 9 ottobre 2016


TEATRO QUIRINO
Via delle Vergini, 7 – Roma
Dal martedì al sabato ore 21, giovedì e domenica ore 17
Biglietti da € 30 a € 19

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