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lunedì 16 ottobre 2017

Teatro. ANDREA SCANZI AL SOCIALE DI COMO CON EROI - STORIE EMBLEMATICHE DI SPORT



ANDREA SCANZI 
E GLI EROI DELLO SPORT 
AL TEATRO SOCIALE

Il primo spettacolo di quest'anno della rassegna CTL Circuiti Teatrali Lombardi è in programma per venerdì 20 ottobre alle ore 20.30. L'appuntamento è con EROI. Storie emblematiche di sport

In questo nuovo monologo, Andrea Scanzi racconta una carrellata di campioni ognuno a suo modo eccezionale: da Marco Van Basten a Alberto Tomba, da Pantani e Chechi Nadia Comaneci e Gilles Villeneuve. Storie di redenzioni, ma pure di dissipazioni, come quella di George Best. Storie di eroi, a volte loro malgrado. Ora per sempre e ora anche solo per un giorno.
INFO
Biglietti per lo spettacolo in vendita presso la biglietteria del Teatro e online su www.teatrosocialecomo.itPrezzi 20€ + prevendita.

PROSSIMI APPUNTAMENTI DELLA STAGIONE CTL

15 novembre – ore 20.30 
DA QUESTA PARTE DEL MARE
da Gianmaria Testa

5 dicembre – ore 20.30 
GEPPETTO E GEPPETTO
Regia e testo Tindaro Granata

17 dicembre – ore 17.00 
MAESTRO! Memorie di un guitto
di e con Stefano De Luca

13 gennaio – ore 20.30 
UN PRINCIPE
Ispirato ad Amleto di William Shakespeare

Sala Bianca 25 gennaio – ore 20.30 
BULL
di Mike Bartlett
Sala Bianca 3 febbraio – ore 20.30 
CON ME IN PARADISO
di Mario Bianchi

Sala Bianca 8 febbraio – ore 20.30 
IL CIELO È COSA NOSTRA. 
La vera storia di Osso, Mastrosso e Carcagnosso
Regia e drammaturgia Francesco Colombo

24 febbraio – ore 20.30 
CANTIERE OPERA/GIOACCHINO ROSSINI
Ovvero la rivoluzione in musica
con Elio e Francesco Micheli

Sottopalco 20 marzo – ore 20.30 e 22.00 
TERRA MATTA
di e con Stefano Panzeri

TEATRO SOCIALE DI COMO
venerdì, 20 ottobre 2017 – ore 20.30 

EROI
Storie emblematiche di sport
di e con Andrea Scanzi

Regia
Angelo Generali

Produzione Corvino Produzioni


La bellezza di Marco Van Basten. 
Il talento di Alberto Tomba.
La follia di Eric Cantona. 
L'agonia del Pirata Pantani. 
L'ostinazione di Yuri Chechi.
Lo stoicismo di Alex Zanardi. 
La rivoluzione di Nadia Comaneci.
La rivincita di Gianfranco Zola.
La sorpresa di Roberta Vinci. 
Il sogno di Gilles Villeneuve, costi quel che costi. 
Lo scatto proletario di Pietro Mennea. 
La grandezza di Muhammad Ali. 


Un flusso incessante di storie di persone comuni ma speciali. Storie di sportivi, di determinati sognatori che hanno convertito le proprie debolezze in punti di forza. La perseveranza di queste figure viene raccontata da Andrea Scanzi nel suo monologo "Eroi", presentato in anteprima al Festival Della Filosofia di Modena e che ora arriva al Teatro Sociale di Como venerdì 20 ottobre. L'attore presenta ogni storia con grande umanità ed empatia, sottolineando l'unicità di ciascuna e allo stesso tempo la grande forza che le collega, quella data dallo sport. Quest'ultimo diventa così il filo conduttore in grado di unire genti differenti, accomunate dalle stesse emozioni e passioni. È grazie a questo sentimento comune che questi uomini e donne diventano veri e propri eroi, personaggi con grande determinazione in grado di prendere il controllo sulle proprie vite e trasformarle in un meraviglioso capolavoro di volontà.


BIOGRAFIA ANDREA SCANZI

Sono nato ad Arezzo il 6 maggio 1974. Mi sono laureato in Lettere, Università degli Studi di Siena con sede ad Arezzo, con una tesi sui cantautori della prima generazione: anno 2000, il titolo era "Amici fragili". Faccio il giornalista dal 1997. Ho cominciato nel Mucchio Selvaggio, dopo alcuni articoli nella fanzine universitaria Zonedombra curata dall'amico Gianluca Dejan Gori. Negli anni ho scritto per Il Manifesto, Il Riformista, L'Espresso, Rigore, MicroMega, Hard Gras (pubblicazione olandese), Linea Bianca, Tennis Magazine, Grazia, Donna Moderna, etc.

Dal 2005 al 2011 ho firmato su La Stampa. Mi occupavo principalmente di cultura e spettacoli, ma tra il 2009 e il 2011 ho fatto anche l'inviato per il motomondiale. Da settembre 2011 sono definitivamente passato al Fatto Quotidiano, che a dire il vero mi aveva cercato anche prima della sua nascita, per l'esattezza nell'aprile del 2009: inizialmente rifiutai e non me lo perdonerò mai.
Mi occupo di quasi tutto, e pare sia un difetto: cultura e spettacoli, sport, politica, costume, sociale, enogastronomia e (ove possibile) sadomaso. Sono, tra le altre cose, sommelier degustatore ufficiale (AIS) e assaggiatore di formaggi (ONAF). Sono anche vegetariano, ormai quasi vegano. Faccio parte della giuria del Premio Tenco e Premio Bertoli. Sono direttore artistico del Premio Pigro dedicato a Ivan Graziani.

Il mio primo libro, edito da Limina (di cui sono stato anche editor tra il 2001 e il 2003), è stata l'ipervenduta autobiografia di Roberto Baggio "Una porta nel cielo/Il sogno dopo": ne curai i testi con Enrico Mattesini. Poi ne sono arrivati altri. Due di questi, "Elogio dell'invecchiamento" e "Non è tempo per noi", sono stati più volte ristampati e per questo figurano rispettivamente negli Oscar Mondadori e nella collana BUR Bestsellers Rizzoli. Sono stato tra i primi in Italia a credere nella letteratura sportiva, a raccontare il percorso politico di Beppe Grillo e a fotografare il renzismo.
Dal 2011 giro l'Italia portando i miei spettacoli teatrali, prima su Giorgio Gaber e poi su Fabrizio De André. Una mia foto al Signor G, scattata con una reflex Pentax MX nel settembre 1991 all'Anfiteatro di Fiesole, è divenuta uno degli scatti più celebri di Gaber, usato per copertine di dischi e libri.

Spesso mi vedete in tivù. Tra i primi a portarmi sul piccolo schermo, Umberto Nigri (Victory, La7, 2009), Geppi Cucciari (G-Day) e Antonello Piroso (Ma anche no). In alcune occasioni ho recitato (va be') per Maccio Capatonda. Ho due labrador nere, protagoniste del libro "I cani lo sanno" (Feltrinelli). Ho anche un ego che fa provincia, ma questo si sa.

Una delle frasi a cui sono più legato è di Edmondo Berselli, amico e maestro. L'ha scritta nel libro "Liù" (2009): "A proposito di allievi, avevo nominato mio discepolo, almeno a titolo morale, anche Andrea Scanzi, il boy di Arezzo, autore fra altre robette gaberiane e beppegrilliste di un eccitante e spiritoso Elogio dell'invecchiamento, dedicato alla cultura del vino, ma ormai è troppo cresciuto e affermato, e quindi allievo un corno, al massimo lo eleggo compagno di merende".
Il 23 aprile, per Rizzoli, è uscito il mio primo romanzo, "La vita è un ballo fuori tempo", giunto rapidamente alla sesta edizione.

l 13 settembre sono stato il "padrino" della maratona di Alba dedicata a Beppe Fenoglio, davanti a sua figlia Margherita e alla sua città, ed è stato come chiudere un altro piccolo grande cerchio. Nella stagione 2014/15, oltre a continuare la mia attività di osservatore politico (principalmente a Otto e mezzo su La7), sono stato uno degli ospiti fissi del Processo del Lunedì su RaiTre. Sempre lunedì firmo Ten Talking Points sul sito del Fatto, rubrica satirica sulla serie A. Ancora sul sito del Fatto, ogni martedì esce sul cartaceo la mia rubrica Identikit e poi, alle ore 18, curo la rubrica Fuoricampo (all'interno dello speciale online Insider). Da settembre ad aprile 2015/16, ogni mercoledì mattina dalle 7.50 alle 8, ho commentato i fatti del giorno su Radio Capital.
Il 23 gennaio 2016, sempre con Giulio Casale, ho esordito a Fiorenzuola con il mio nuovo spettacolo Il sogno di un'Italia, quarta opera teatrale da me scritta, interpretata e regolarmente depositata alla SIAE, dopo Gaber se fosse Gaber, Le cattive strade e Fuochi sulla collina. Il 6 maggio, giorno del mio compleanno, ho messo in scena a Modena – ancora con Giulio Casale – il mio quinto spettacolo, Quel gran genio del mio amico – Le canzoni di Edmondo Berselli.A metà luglio è partito Futbol, il programma che ho condotto in seconda serata su La7. Sette puntate, dal 12 luglio al 23 agosto.

Il 12 settembre è stato presentato in anteprima a Modena il mio sesto spettacolo teatrale, Eroi – Dieci storie emblematiche di sport.

Da ottobre 2016 ho preso la direzione artistica dell'Arezzo Passioni Festival.

Il 3 novembre è uscito il mio secondo romanzo, ancora per Rizzoli: I migliori di noi.

A fine aprile 2017 sono stato l'unico italiano a intervistare, anche in video, Roger Waters.

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